210. IL LIBRO E’ NATO!!!

Perepepè!!!!
E’ nato il libro a cui sto lavorando da 4 anni!!!!

 

Sono felicissima finalmente di condividere con voi un progetto a cui sto lavorando da molto tempo – un progetto particolarmente caro per me, che racconta un momento della mia vita delicato e pieno di gioia: la nascita di mio figlio Sole. Su questo blog ci sono un sacco di post a proposito di questa storia meravigliosa e del regalo immenso della discesa di Sole nella mia vita! Potete leggerli dal numero 178 al 194.( qui di lato nella colonna a destra appena sotto c’è l’indice di tutti i post).

 

Si è appena conclusa la stampa, per i tipi di Campanotto Editore e con testo critico di Luca Panaro, del volume THIS IS THE BEST ARTWORK – un libro sintesi tra la mia vita artistica e quella personale, se mai queste due linee potessero essere separate.

 

Ho scelto di condividere questa notizia proprio oggi – 8 MARZO 2023, Festa della Donna – per dare il mio contributo a questo giorno di lotta e rivendicazione del ruolo femminile nella società.
Nel mio piccolo, ho scelto di partecipare ad un dibattito quanto mai vivo, raccontando la mia esperienza allo stesso tempo singolare ed universale, della mia gravidanza, e del concepimento di un figlio arrivato come un dono in età avanzata e dopo quasi trent’anni di carriera come artista.

 

Ne approfitto per RINGRAZIARE DI CUORE, l’editore Carlo Marcello Conti, il curatore Luca Panaro, i grafici, il traduttore e tutte le tante persone coinvolte appassionatamente in questo lavoro!!!

 

 

Ecco le mie copie omaggio del nuovo libro! Stamattina ho sfogliato per la prima volta il libro nell’edizione definitiva!! Che emozione!!

 

Emozione perché c’è dentro ciò che di più caro ho e ho vissuto, emozione perché dopo anni di lavoro a questo progetto, inframmezzati e rallentati dal Covid, dall’allattamento, dalla scelta e dal cambio dell’editore, finalmente questo libro è realtà.

 

L’ho costruito con amore immenso, non solo con e per la ‘mia pancia’, ma con un desiderio forte e affettuoso che la mia storia possa essere da stimolo ad altre donne, stimolo a non mollare e a provare a volare.
C’è bisogno oggi di ascoltare le storie di persone come noi che hanno portato a compimento qualcosa, per spronarci a dare il nostro meglio, a sognare e realizzare, tenendo conto, come scrivo nella prefazione del libro, che ‘it’s never too late’
Io ringrazio tutte le persone, conosciute e sconosciute, che mi hanno ispirato con le loro storie, e ricambio con questo libro, che dal primo momento ho costruito pezzo per pezzo come atto di amore.

 

 

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LIUBA
THIS IS THE BEST ARTWORK
Campanotto, 2023
TESTO CRITICO DI LUCA PANARO

 

incluso nel libro speciale codice QR
con link ai nuovi video di LIUBA del progetto

 

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This is the Best Artwork racconta la storia di una gravidanza a lungo desiderata ed arrivata come un dono in età avanzata, dopo circa 30 anni di carriera dell’autrice come artista.A raccontarla è LIUBA stessa, utilizzando come filo conduttore le immagini dell’omonima performance realizzata a sorpresa nel 2019 all’opening della Biennale di Venezia: con un suo procedere tipico, LIUBA ha infatti mischiato i confini tra la vita e l’arte, mettendo in scena un’azione performativa tra i Padiglioni dell’importante evento veneziano, rivelando la sua gravidanza, ‘The Best Artwork”.

Mai come in This is the Best Artwork LIUBA si espone in prima persona, mostrando al pubblico l’amore più grande. Lo fa con il linguaggio che l’ha sempre contraddistinta, il suo corpo, esposto al pubblico e performante nei luoghi dell’arte. In questo caso il palcoscenico è l’inaugurazione della Biennale di Venezia, l’evento più sacro per un’artista. (…) Un’opera portatrice di un messaggio universale, come nei lavori precedenti, ma in questo caso molto più intimo e privato. L’esperienza artistica questa volta è la nascita di un figlio, tanto voluto quanto inatteso, un Sole, segno di speranza per tutti e volontà dell’artista di condividere qualcosa di personale col pubblico dell’arte(Luca Panaro)

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170. La pubblicazione del mio libro LIUBA PERFORMANCE OBJECTS

E’ sempre difficile lasciare traccia di una performance, un avvenimento che accade in un determinato spazio e in un determinato tempo. I video sono un modo per raccontarla, anzi per me sono nuove opere che sommano alla performance le interazioni delle persone, lo spazio, la casualità – ed infatti sono sempre stati una parte integrante del mio lavoro – ma in questi ultimi anni mi sta interessando tantissimo focalizzarmi sugli OGGETTI che hanno fatto parte di una performance, icona fisica visibile e permanente di un progetto effimero ma mitico, che rimane in vita anche attraverso la fisicità di ciò che è servito per realizzare il lavoro, oggetti adoperati o costruiti su misura per un’azione e proprio per questo capaci di conservarne il ricordo, di poterla raccontare da capo, di essere segno e simbolo di una storia e di un’azione.

 

Per la prima volta ho iniziato a condividere queste riflessioni con Mark Bartlett, collaboratore ed amico, anzi direi il curatore che meglio conosce il mio lavoro, insieme a Luca Panaro, fra i tanti con cui ho collaborato, conosciuto ai tempi della mia personale a New York nel 2006(clicca qui per leggere gli esilaranti racconti del diario a New York!) e da allora incontrato qua e là nel mondo (o su skype).

Ricordo che eravamo nel backyard di una casa di Londra, dove a quel tempo Mark stava abitando, e parlavamo di una pubblicazione monografica in fieri sul mio lavoro (poi sfumata per motivi editoriali mannaggia!), quando ci venne l’idea di lavorare sugli oggetti per scrivere riguardo alle mie performance… a quel punto, poichè non avevo delle foto con solo gli oggetti, quando sono tornata in Italia decisi di fare un progetto fotografico che si focalizzasse sugli oggetti come fossero sculture, e ci lavorai con attrezzatura studio insieme alla fotografa Veronica Roccoli.

 

Ricordo che feci il set nella mia casa di  Viserba, e che la realizzazione delle foto fu molto divertente, studiandone la postura, l’inquadratura, l’essenza. E mi ritrovai con un corpus bellissimo di foto dei miei oggetti. Poi la mega pubblicazione curata da Mark svanì, e quindi decisi di dedicare a questo progetto un libro d’artista, con il supporto e la cura di Luca Panaro, che mi ha stimolato molto a realizzarlo, e una serie di opere gli OBJECTS POLYPTICS,  derivate dal progetto.

 

 

 

 

E’ così che è nato LIUBA PERFORMANCE OBJECT – il libro d’artista che ho pubblicato con Quinlan Edizioni nel 2017 in una tiratura limitata di 200 copie numerate e firmate. Il volume raccoglie una ventina di ritratti fotografici di oggetti utilizzati durante le mie performance, di cui vengono messe in evidenza le loro qualità materiche e cromatiche, i segni dell’azione per cui sono stati pensati ed usati, come se fossero dei veri e propri indizi. Un testo del caro e bravissimo Luca Panaro, accompagna le immagini. (leggi).

 

Anche qui, come per la ristrutturazione della casa, come vi ho descritto nel post precedente, la realizzazione non fu per niente facile, e intervallata da vari problemi (spesso nati dalla mia maniacale esigenza di perfezione visiva…) che mi hanno richiesto un costante impegno per molti mesi, dagli accordi con l’editore, allo sponsor, al progetto, alla grafica, con la collaborazione del bravissimo – e maniacale come me per i dettagli – Emiliano Biondelli, alle problematiche di stampa, alle prove colore, alla scrittura e traduzione del testo e delle didascalie, rimbalzando da un posto all’altro, dato che l’editore è marchigiano, il laboratorio di stampa vicino a faenza e il grafico a Milano…

 

E poichè  io alternavo l’essere a Milano e l’insegnamento vicino a Bologna due volte la settimana, dormendo a Rimini, immaginate gli intrecci di viaggi e di appuntamenti solo per realizzare il libro!! Anche qui riscontro che da fuori non si immagina tutto il lavoro che c’è dietro a un prodotto artistico, quale esso sia. Già lo sapevo per i video…per gli inesperti sembra che i video siano le riprese così come nascono nella videocamera, mentre invece a me occorrono a volte anche molti mesi o un anno o più per fare un video completo (ovvio che sono lenta perchè non faccio solo quello, ma davvero è un lavoro certosino e lunghissimo). E pure per il libro ho avuto un bel da fare, prima con l’ideazione e la creazione da sola, e poi con la collaborazione tecnica di tutti gli altri. Certamente io riconosco di essere lenta perchè molto esigente, e non è stato facile doversi relazionare con molti professionisti, ognuno nel suo settore, perchè la gimcana degli impegni di tutti non facilita il vedersi e il lavorare con profitto. Insomma questo per dirvi che la ‘lenta ricostruzione’ dopo la tempesta è stata proficua, fra la casa di Viserba ristrutturata e il libro pubblicato, ma densa di fatica, forse accentuata dal fatto che ancora non ero in perfetta forma psicofisica.

 

Una volta finito e fresco di stampa il libro però era bellissimo!! e qui è cominciata la parte più divertente, quella delle presentazioni nei musei, al bookshop del Mambo a Bologna, al Museo della Città a Rimini, all’ Università a Bologna, a Bookcity a Milano, ad Art Paris 2018, ospitata, insieme ad altre mie opere e a una performance, dalla galleria Pascal Vanhoecke, a Chippendale Studio a Milano con Luca Panaro, alla prestigiosa Sala Borromini della biblioteca Vallicelliana a Roma, di cui qui sotto potete vedere il video, con Luca Panaro e Sabrina Vedovotto come relatori.
 
 

Biblioteca Vallicelliana di Roma, con LIUBA, Sabrina Vedovotto, Luca Panaro, 7.11.2018

 

 

 

 

 

Mi ha dato molta soddisfazione il ‘format’ che ho portato in giro e che vorrò presentare ancora: parlare del libro e parlare delle performance presentando su grande schermo parti dei miei lavori video, commentando e raccontando aneddoti di backstage, cosa che diverte molto il pubblico che, incuriosito dai progetti, mi fa sempre molte domande.

 

Ringrazio di cuore l’editore Roberto Maggiori e i relatori delle diverse presentazioni, fra cui Massimo Pulini assessore di Rimini, il critico e curatore Luca Panaro, la curatrice e storica dell’arte Cristina Principale, il professor Ferrari di psicologia dell’Arte, il critico e accademico Mark Bartlett, la curatrice e critica Sabrina Vedovotto. E’ stato un gran piacere e un gran divertimento fare queste presentazioni del libro e del mio lavoro con tutti voi!!

 

 

Per chi fosse interessato, il libro è ancora disponibile all’acquisto  > qui

 

 

 

 

 

 

 

 

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LIUBA

PERFORMANCE OBJECTS
Con un testo di Luca Panaro
ANNO DI PUBBLICAZIONE > 2017  PAGINE > 76
IMMAGINI > 94
FORMATO > 20,5 x 25,3 cm
​COPERTINA > rigida
TIRATURA > 200 copie numerate e firmate 
COPIE SPECIALI > da I a X con opera dell’artista inclusa