151. Questa non è una performance

Dopo essere rientrata in Italia da Berlino e aver vissuto rimuovendo le vacanze natalizie, arrivò gennaio e il periodo di Arte Fiera a Bologna. Ero così spompata che ovviamente non avevo nessuna voglia di preparare una performance, per cui mi dissi che sarei andata là solo come visitatrice. Poi riflettendo ho capito che anche le altre volte che avevo fatto una performance ero andata là come visitatrice, e magari anche questa volta le persone avrebbero pensato che stessi facendo una performance, mentre non la stavo facendo affatto. E così decisi di scrivere un biglietto dove avvisavo che non stavo facendo una performance (e quindi in realtà la stavo facendo!)

 

Mi misi così a scrivere centinaia di bigliettini, che avrei consegnato alle persone durante l’opening, avvisandole che “non sto facendo una performance”. Ma l’atto stesso di scrivere i bigliettini e prepararli era davvero una performance!

 

LIUBA. QUESTA NON E’ UNA PERFORMANCE, Opening di ArteFiera. Bologna, gennaio 2015

 
 

 
Un’azione – non azione che riflette sulla natura del linguaggio e sui concetti di verità-finzione, arte-vita, mescolandone le carte.

L’intenzione è quella di esplorare la relazione tra l’atto performativo e la realtà quotidiana attraverso un gesto che sta accadendo nel momento contingente all’azione.

La metaperformance si basa, infatti, sulla giustapposizione paradossale dell’immagine e della scritta che la smentisce.

 

 

 

 

 

 

 
 

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