Virus-tableaux vivant, 2004, Italy, colours, 3’33”  ed 7 + 2ap

 

Virus Tableaux Vivant, riflette, in maniera ironica, sulla mercificazione della donna e del suo corpo: durante la performance l’artista ha il corpo nudo ricoperto di bollini rossi, metafora di una vendita e di un acquisto già consumato.

 

Il lavoro utilizza il bagno dell’hotel, la vasca, l’idea di spiare o introdursi nello spazio privato. Questa volta il virus dell’acquisto si è sparso contagiando tutto l’ambiente e il corpo di LIUBA, ironico simulacro di una vendita e di un acquisto sulla persona, sul corpo femminile.

La curiosità del pubblico che fa la fila per vederla rende in un certo senso le persone complici attivi dell’operazione.

 

 

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