

Ritorno a Milano con un nuovo progetto espositivo e una nuova performance interattiva al Flash Art Event.
Vi ho già scritto alcuni retroscena (1, 2, 3), e in seguito vi scriverò le impressioni e i retroscena, per ora eccovi il comunicato stampa, e vi aspetto numerosi!! (anche perchè la performance la farete voi insieme a me!! …)
In occasione dei 20 anni di carriera dell’artista multimediale e performer LIUBA, Visualcontainer e il curator Mark Bartlett hanno il piacere di presentare, alla prima edizione del Flash Art Event di Milano dal 7 al 10 di febbraio, una mostra monografica con l’ultima produzione fotografica e video dell’artista e una nuova performance collettiva con la partecipazione del pubblico.
I curatori hanno selezionato dei lavori di LIUBA che sottolineano l’esplorazione di tematiche politiche, sociali e religiose e le relazioni concettuali ed estetiche che intercorrono fra le sue opere fotografiche, video e performative.
Silenzio, spiritualità, lentezza, vuoto, ironia sono le tematiche centrali dei suoi sfaccettati progetti, che si manifestano tutte nel suo lavoro in progress più recente: The Finger and the Moon Project.
L’esposizione si concentra su questo progetto per due ragioni principali: primo, per la sua cruciale riflessione critica sulla religione, forza culturale e politica che ha visto una sorprendente ascesa di influenza nel mondo contemporaneo a scala globale; e secondo poiché, essendo questo progetto rappresentativo di molti altri progetti dell’artista, è anche un’estensione di essi che suggerisce nuove direzioni future del suo lavoro.
Le opere in mostra hanno anche il ruolo di fornire al visitatore il contesto adatto al suo nuovo progetto performativo, “4’33” Chorus Loop, la cui premiere assoluta sarà durante il Flash Art Event. Questo lavoro offre una tensione dialettica fra le restrizioni dei limiti e la pura casualità. Sarà una performance eseguita da uno spontaneo ‘coro collettivo di persone assortite’ che aderiscono volontari, permettendo quindi al lavoro di cambiare di performance in performance, e di rimanere aperto, indeterminato e sorprendente. Volontà dell’artista è di creare le condizioni per far compiere ai partecipanti un percorso dentro sé stessi.
Alessandra Arnò, Co-founder di Visualcontainer – Milano
Dr. Mark Bartlett, University of the Creative Arts, UK
LIUBA è un’artista multimediale che lavora con performance, video e progetti site specific. Il suo lavoro si occupa di tematiche sociali, geografie antropologiche, questioni filosofiche, comportamento umano, interattività e casualità. La sua ricerca si basa sull’analisi della società contemporanea, indagando le contraddizioni e i problemi sociali della vita quotidiana, cercando sempre di mantenere un approccio sincero e ironico. Ha partecipato a collettive e personali in ambito nazionale e internazionale, ha presentato sue performance e video ad Artissima Art Fair, PAC di Milano, Biennale di Venezia, Art Basel, The Armory Show a New York, Scope London e in molte gallerie italiane ed estere.
Lavora tra Milano e New York
www.liuba.net
www.thefingerandthemoon.net
Dr. Mark Bartlett è Associate Editor of animation presso una rivista interdisciplinare sui new media e docente di teorie e storia dell’ arte contemporanea, cinema, nuovi media e games presso l’Università delle Arti Creative del Regno Unito. I suoi testi sono pubblicati in riviste accademiche, cataloghi e riviste di arte contemporanea. Vive a Londra.
I video di Liuba sono distribuiti da: Visualcontainer Italian Videoart Distributor
www.visualcontainer.org
Details:
FLASH ART EVENT MILANO, 2013
Palazzo del Ghiaccio
Via G.B. Piranesi 14
Milano
Opening: 7 febbraio h. 19-22
Apertura al pubblico Flash Art Event:
8 – 9 febbraio – h14.00 – 21.00
10 febbraio – 12.00 – 19.00
Nel frattempo qui a New York ho finito di mettere online il video Senza Parole che ho ‘ritirato’ dalla Biennale di Torino (v. post) e mandato la newsletter (dovevo farlo prima di partire ma non ce l’ho fatta, e poi nessuno mi correva dietro d’altronde … ).
The video comes from LIUBA performance at the entrance of the Italian Pavillion at Venice Biennial 2011.
The Italian Pavillion 2011 was very controversial and discussed. The curator, active more in the Politics than in the Contemporary Art, asked to 100 of Italian ‘known’ people to invite their one best loved artist to the Venice Biennial Italian Pavillion. The result was a show with no curatorial logic and full of any kind of works and styles.
Many of the Italian Art-World people criticized this Pavillion. LIUBA expressed her disagreement in an ironic way, distributing flyers at the entrance of the show, as giving the explication of the exhibition. Except that the flyers were white, blank. Empty.
Interesting, as usual in LIUBA’s works, people reactions: many react automatically when receiving a flyer, many don’t want it, many other take it without reading, some were thinking Liuba was a Biennial Hostess and asked practical informations, and many people perceived and enjoyed the performance as well.
Sono stata invitata a partecipare alla mostra del Padiglione Italia – Biennale di Venezia che si terrà alla Sala Nervi di Torino organizzata da Vittorio Sgarbi.
In un primo momento sono rimasta basita, poiché ho apertamente espresso cosa ne pensavo di quest’operazione attraverso una performance sottile e ironica ma molto critica, che feci proprio a Venezia all’ingresso del Padiglione Italia, intitolata Senza Parole.
Ma come, ho pensato, sono proprio matti, mi invitano a partecipare a questa mostra quando io non ho nemmeno esposto al Padiglione Italia di quella Biennale e addirittura li ho criticati facendo una performance a sorpresa! Non ci capisco proprio nulla!
Oppure hanno visto o saputo della mia performance, e proprio perchè gli è piaciuta mi hanno invitato? Allora, in questo caso, sarebbero piuttosto intelligenti!
Rimasi parecchio tempo indecisa, mi informai bene, e poi decisi di accettare l’invito, e di approfittare dell’occasione per esprimere le mie idee col mio lavoro, presentando PROPRIO il video di questa performance, che come una forsennata mi ero buttata a capofitto a montare per renderlo pronto ad hoc per questa mostra, prima di partire per Miami.
E così, ciò che vedrete in mostra, in prima assoluta, sono il video e le foto nate dalla performance alla Biennale dal titolo ‘Senza Parole’.
Ho lavorato molto per preparare il video in tempo, ma non potevo partecipare altrimenti che con questa opera in tema e in relazione ‘dialettica’ all’evento.
Questo è il video integrale.
per vedere altre foto della performance clicca qui
Durante questa settimana, qui a New York, a parte qualche giro e qualche incontro, ho lavorato quasi esclusivamente al mio Slowly Project. Qualcuno di voi conosce questo progetto, e sa che è dal 2002 che è nato e che, “lentamente”, va avanti.
Ora mi rendo conto benissimo che qui a questo progetto sto dando la priorità, perchè sta piacendo molto e perché questa tematica, qui come altrove, è molto sentita.
C’è anche una grossa novità per questo progetto, e sarà proprio qui a New York a fine Febbraio, ma non vi anticipo niente … Sorpresa!
Intanto gustatevi il demo, che non è un pezzo del video finito. Il video è ancora in lavorazione, questo è un estratto in anteprima, montato in questi giorni.
In questi giorni c’è Marina Abramovic a Bologna, ed io sono qui a New York … ci siamo scambiate i posti, come il re con la torre quando si arrocca.
Sono molto contenta che ora la Abramovic sia così popolare e che abbia un trionfo ovunque. Amo molto il suo lavoro naturalmente, e da sempre è stata la mia maestra (e qualcuno in Italia mi ha chiamato la Marina Abramovic italiana … ).
Sign up to my newsletter to get the latest updates!
SIGN UPFor video works:
Via Volturno 41, 20124 Milano – Italy
info@visualcontainer.orgFor art works:
Via G.B. Scalabrini 116, Piacenza, Italy
info@placentiaarte.it© Liuba 2015. All rights reserved
Dedicated to Rossana and Gianni, with gratitude and love