207. Lo sfasamento dell’inizio asilo

Sono stata inquieta per questi mesi autunnali, vivendo il conflitto fra la società – e il dover adattarsi alle regole – e la libertà, lo stare soli ma scegliere rispettando il proprio essere. Mi è capitato in maniera molto forte proprio con mio figlio Sole.

Per i primi tre anni di vita ho scelto di non mandarlo al nido, e me ne sono occupata personalmente con molto amore e molto divertimento, facendo insieme di tutto alla mattina, fra uscite al parco, esercizi tibetani insieme, colazioni e merende super abbondanti, giochi, spese, pranzo e pisolino, e poi alcuni pomeriggi avevo l’ aiuto di una brava e cara babysitter ed io mi chiudevo nel mio studio dove navigavo nei meandri dei miei pensieri (e doveri) mentre Sole giocava con lei.

 

Sono stati tre anni perfetti, avevamo adattato reciprocamente i ritmi, ossia io li avevo calibrati su di lui ma rispettando anche i miei fino a farli combaciare, e tutto è filato liscissimo, compresi gli orari delle nanne e dei riposini sempre uguali e sempre prevedibili (cosa che tutte le mamme sanno è essenziale per poter programmare le giornate e le attività di entrambi).

Poi ho deciso che era tempo per Sole di andare alla materna e condividere del tempo con bambini della sua età, in maniera più regolare di quello che già facevamo coi bimbi al parco o ai vari laboratori in cui lo portavo in precedenza. Sapevo che per me era uno sforzo immenso perchè avrei dovuto alzarmi prima alla mattina e avrei avuto ‘per me’ e per lavorare le mattine e non i pomeriggi, cosa insolita e scomoda, dato che da decenni amo avere mattine lente e pigre (fra la sveglia con comodo, gli esercizi tibetani, la doccia, la colazione e la meditazione, ho bisogno di un paio di ore per entrare nella giornata) e i pomeriggi e le sere sono sveglia e attenta per i lavori creativi. E adesso invece devo portare Sole alla mattina all’asilo, stravolgere i miei ritmi ed essere libera fino alle 15 dopo di che lo passo a prendere e ho scelto di stare con lui il resto del tempo. E fin qui è una piccola rivoluzione e una grande fatica che riguarda solo me, e che faccio volentieri se si tratta del bene di Sole.

 

Però, in questi mesi ho constatato che abituarsi a questo ritmo è stato molto difficile anche per Sole. Non è stato difficile abituarsi alla collettività, a stare all’asilo, alle maestre, alle attività esploratrici da solo: lui è un bambino molto sociale e curioso, per cui sta all’asilo volentieri. Ma per il suo fisico è stato – ed è ancora dopo quasi tre mesi – uno stress, che ha causato difficoltà a lui e a me.

Svegliarsi a un’ora stabilita, prima del suo ritmo naturale, non è facile, ma la cosa più deleteria di tutte, per cui ero e sono furente, è che all’asilo gli fanno fare un riposino solo dalle 1315 alle 1430.. un’ora e 15! Lui di solito dormiva fra le due e le tre ore. Ciò vuol dire che non poter dormire la mattina e non poter dormire il pomeriggio lo rendevano nervoso perchè anche andando a letto presto la sera (ma lui è piuttosto notturno di tendenza, come me), non recupera il sonno perso, e anzi diventa ancor più adrenalinico e dorme sempre di meno, diventando più nervoso e anche un po’ più capriccioso. Sono reazioni fisiche, di cui lui non ha colpa, ha solo bisogno di dormire di più o la mattina o al pomeriggio, e TUTTE le materne del mondo, qui a Milano, hanno gli stessi identici orari: ingresso entro le 930, pranzo alle 1130-12, riposino alle 13  di solo poco più di un’ora.. orari che fra l’altro, oltre a dormire poco, sono diversi dai nostri orari e quindi da quelli che lui farebbe volentieri nel weekend.

Ma accipicchia, perchè per stare nella collettività bisogna stravolgere i propri ritmi? Perchè TUTTE le scuole hanno solo la scelta di un orario? pubbliche private straniere maltesi finniche inglesi… tutti con lo stesso identico schema. Perchè non ce n’è nessuna in cui si può entrare alle 10-1030 e pranzare alle 13 e fare riposino dopo pranzo e per un tempo più lungo se occorre?

 

Per cui sono furente: per far stare Sole in una comunità dobbiamo stravolgere il nostro corpo e la nostra vita, ‘adattarci’ e pagare pure un caro prezzo (l’asilo di Sole quest’anno è privato, ma l’anno prossimo sarà pubblico)?

Perchè l’alternativa a un ritmo che non lascia scampo è solo l’essere tagliato fuori e quindi la solitudine? Sì perchè non hai scelta diversa: o asilo con quegli orari per tutte le scuole della città, oppure nada, nulla. Ed io che ho lottato per tutta la mia vita, come persona e di conseguenza come artista col mio lavoro, per uscire dagli schemi, rompere le strutture e le scatole che ci comprimono (v. Polypolis, via d’Uscita, ecc), per prendere il proprio tempo al di là delle convenzioni sociali (v. The Slowly Project) ecc., proprio adesso, che ho il dono più prezioso di crescere un figlio adorato, devo sottomettere lui e me nello schema, nel tritatutto dove si perde la libertà di essere sè stessi?

Ma se per quanto mi riguarda ho scelto per la mia vita di stare piuttosto fuori dalla società invece che farmi incastrare, se ho scelto per me di accettare la solitudine e l’esclusione pur di essere libera e fedele a me stessa, come faccio a scegliere per Sole? Ossia, è troppo presto per escluderlo dal gruppo, oppure è sempre e comunque meglio essere fedeli a ciò che di più profondo siamo, entrambi?

 

Sono domande di cui non ho ancora una risposta, e ancora attendo paziente per vedere come ci si abituerà e come si evolverà, mi adeguo allo stravolgimento dei ritmi di Sole, che è sempre piuttosto stanco, si arrabbia di più e per piccole cose, oppure che a volte diventa adrenalinico perchè non riesce a recuperare il sonno e dorme con più fatica facendomi disperare per addormentarlo. Mai successo prima, mai successo in tre anni in cui abbiamo vissuto in maniera naturale e libera. (*)

 

Ed io come pensate che stia, alzandomi alla mattina come un ameba, prima del mio ritmo desiderato – e mi sono pure regalata la tata che porta Sole all’asilo perchè uscire la mattina presto e poi tornare a casa per lavorare non ce la posso fare! – e poi cincischiare in casa da sola senza aver la pace dei miei ritmi mattutini soliti e di prima perchè stressata dal dover lavorare perchè ho solo queste ore e inibita dal fare cose decenti perchè col fisico non ci sono? mi sto abituando ora, dopo più di due mesi alla sveglia precoce, ma di mattina lavoro sempre male, la mattina mi va bene per fare cose leggere, pratiche, commissioni, pagamenti, e così mi perdo in meandri in cui non mi ritrovo. E la sera crollo come un’ameba poco dopo aver messo a letto Sole (o a volte anche prima, sforzandomi di resistere come un’architrave che sta crollando ma che rimane a tenere su la porta), per cui addio creatività o pace serale, addio creatività e pace mattutina, nel mezzo un bel nulla di commissioni e perdite di tempo. E tutto per poter inserire Sole in una comunità, e con anche lui che pur andando all’asilo volentieri, non ha mai la pace e la serenità che ha quando sta a casa per un po’ di giorni coi nostri ritmi, in cui recupera sia nel fisico che nello spirito.

Lavorare creativamente non riesco e, seppur prenda con filosofia il fatto di lavorare poco in questo periodo che sto dedicando soprattutto a Sole, mi scoccia terribilmente non trovarmi, non essere me stessa, per ritrovarmi solo – come adesso che sto scrivendo nel mio amato orario serale (sono le 24) – quando Sole è ammalato e non va all’asilo e si alza più tardi ci alziamo più tardi, e la sera non crollo stravolta poco dopo che l’ho addormentato.

 

Ah no, non so se per l’anno prossimo rifarò la vita così! Devo trovare un altra soluzione, e ho deciso che devo anche ritornare a viaggiare, con Sole, prima che cominci la scuola elementare… ho ancora tre anni. Quest’anno ho scelto di mandarlo alla materna. Ma forse che l’anno prossimo sceglierò di partire insieme per l’estero, unendo l’utile e il dilettevole? sto meditando e mediterò. Ovvio non sarà facile, perchè anche all’estero vorrei fargli frequentare cose con bimbi della sua età, e dovrò inventarmi una macchina complicatissima per potermi permettere questa trasferta, per affittare la mia casa e trovarne un altra e trovare aiuti là… ma so che seguirò il cuore, di cosa fa bene a entrambi, e lo farò.

 

 

 

 

 

(*) Ora la stanchezza di Sole va un po’ meglio, ho ripreso a scrivere questo post a gennaio e la tenuta fisica di Sole è migliorata, anche se durante tutte le lunghe vacanze natalizie siamo ritornati entrambi in perfetta forma, in perfetta sincronia e tutto è stato più facile…

l’anno prossimo però cambierò qualcosa 🙂

197. Silenzio, lentezza, video

Strana data, 20 marzo 2020, piena di 20, come strano il periodo in cui siamo immersi e la situazione che siamo costretti ad affrontare.

 

Non riesco e non voglio scrivere molto. So solo che ringrazio infinitamente di avere Sole con noi, che illumina le nostre giornate.

A volte sono un po’ triste che non possiamo vedere nessuno, che non si possono fare passeggiate, che non possiamo fare la normale vita con un bimbo di pochi mesi. Ma è anche vero che a questa età non è nemmeno una tortura per lui stare a casa, tenuto conto fra l’altro che il nostro condominio ha un grande terrazzo comune sopra il tetto, sempre deserto, e noi ci andiamo spesso per prendere aria, sole e camminare, quindi siamo molto fortunati.

Per il resto come tutti siamo in apnea, aspettiamo, aspettiamo e rimaniamo isolati fisicamente, con rare e sporadiche uscite all’esterno per comprare le cose necessarie.

 

Con le mente andiamo a tutti coloro che stanno lavorando per far fronte a questa emergenza e a tutti i malati (di ogni ordine e grado), e per tutti mandiamo spesso energie di gratitudine e preghiere di benessere e salute.

 

 

Relax sul terrazzo condominiale

 

 

 

 

Ciò che mi turba però in questo momento, più andiamo avanti con la situazione e col blocco delle città, è la quantità e qualità dell’ informazione che riceviamo, che non aiuta a fare considerazioni obiettive aumentando invece l’ allarmismo di tutti.

 

La comunicazione che riceviamo è parziale e non aiuta le persone a sentirsi meglio. Sarebbe necessario comunicare ANCHE ciò che i ricercatori stanno scoprendo per curare il virus (avevo letto che in olanda hanno scoperto un antivirus che inibisce l’attaccarsi del virus sulle cellule) e per formulare il vaccino, le guarigioni che molti professionisti abili stanno conseguendo e regalando, le sperimentazioni di farmaci già esistenti ma efficaci ecc. Credo che abbiamo necessità di una informazione più strutturata più trasparente e meno sensazionalistica. Ma in fondo non mi stupisco, dato che già quando studiavo le dinamiche dei mass media per un esame al Dams era chiaro che l’informazione usa un linguaggio fondato sul conflitto e sulla sensazionalità. Ciò però a volte è molto preoccupante.

 

Un’altra tipologia di informazioni, che vorrei che circolasse da fonti ufficiali, e non solo bollettini di guerra di numeri, è quella relativa a come rafforzare il sistema immunitario e come difendersi. Per esempio, fare moto e mangiare bene aiuta ad essere più forti… perchè non lo ricordano a tutti, in questo periodo di quarantena dove a casa ci si intorpidisce le membra? Naturalmente molti noi si sono attrezzati a fare ginnastica da casa (io proseguo coi miei 5 tibetani mattutini che pratico quotidianamente da alcuni anni) ma ricordarlo fra le informazioni su come difendersi dal virus potrebbe essere doveroso. Così come la notizia, apparsa in seguito a uno studio recente, che collega la facilità di contrarre il virus con la carenza di vitamina D: in un momento in cui uscire non si può, e dove non tutti hanno balconi e terrazzi dove prendere il sole stando in casa, non potrebbe essere importante fornire questa informazione, incentivando a prendere vitamina D, nelle varie maniere disponibili, che non è oro colato, ma che può aiutare? molto di più, forse, di tutte quelle informazioni su quanto dura il virus sulle superfici, poco obiettive a volte e fonti di molta ansia per tante persone. Sono solo alcune riflessioni.

 

 

Liuba fa i tibetani e Sole la sua ginnastica 🙂

 

 

Sicuramente questa situazione è drammatica ma anche un’ opportunità spirituale molto grande per tutti, per fermarsi, per riflettere sul senso della vita e degli affetti, per elaborare le proprie ansie, per trovare tutto il tempo che occorre per fare ciò che si desidera fare o ciò che si avrebbe desiderato fare e non c’era tempo.

 

Per me ora non cambia molto. In questo periodo sto accudendo Sole di pochi mesi, sto ancora allattando e sto la maggior parte del tempo con lui, sia adesso con l’emergenza sia prima. Ho lo studio a casa per cui da sempre ero abituata a fare molti periodi casalinghi, anche se poi li alternavo con opening, viaggi, amici, cinema, ristoranti ecc.. ma la clausura totale ogni tanto l’ho sempre praticata, perché ti aiuta a concentrarti su ciò che più ti preme e su ciò che è più importante. La clausura in una casa che in quel momento consideri tua, e che può accadere in diverse parti del mondo (ricordo che quando ho vissuto a new york spesso mi chiudevo in casa a lavorare e molti mi dicevano: sei a new york e te ne stai a casa??). 

 

Ho sempre adottato un modo di vita basato sull’interiorità, sulla lentezza e sul prendere il proprio ritmo, al di là e oltre gli schemi e gli obblighi che ci imporrebbero dall’esterno.

Apprezzo da sempre il silenzio e l’opportunità di scandagliare il proprio animo e basare su questo la propria giornata e il proprio rapporto con gli altri.

Ho sempre pensato che la spiritualità sia necessaria e che collegarsi giornalmente, con meditazione e/o preghiera, a una dimensione più profonda e più alta sia talmente necessaria da essere indispensabile, quando ne sei abituata, indispensabile come l’aria e come l’acqua e come il pane.

 

Su queste tematiche ho fatto molti lavori, quando ancora nessuno ne parlava, e che in qualche modo oggi si possono leggere con occhi differenti. Per esempio ho lavorato molto sul concetto di lentezza, lentezza come prendersi il proprio tempo al di là dei ritmi imposti dagli altri e degli schemi sociali…. non è così che sta accadendo in qualche modo proprio ora?

 

Ho deciso pertanto di rendere pubblici online i miei video della serie The Slowly Project, un progetto in progress che è cominciato nel 2002, anche per contribuire in questo periodo di segregazione in casa a rendere fruibile l’arte, un’arte che parli in stretto contatto con la vita, che sia esperienza del vivere. I video di solito sono protetti da password e in rete se ne possono vedere solo excerpts, mentre in via eccezionale ora potete vederli integrali ai link qui sotto, e sul sito trovate la presentazione del progetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

196. Il Sole che ride

Esilarante o Sole mio! Tu riempi di gioia di amore e di vita le nostre giornate e quelle di chiunque venga a contatto dei tuoi raggi, o bimbo mio! ❤️❤️❤️

Grazie grazie grazie di cuore e sempre sempre benvenuto!!!

 

 

 

Ecco l’aneddoto di questo video: stavo arrotolando due bei tappeti, ereditati dai miei genitori e provenienti dalla russia, per portarli a lavare, e usavo lo scotch di carta, e Sole era lì sulla sdraietta che mi guardava. Ha cominciato a ridere a crepapelle quando ha sentito il rumore dello scotch che si srotolava!!! Allora abbiamo giocato un po’ e ho chiamato Mario a fare un video, situazione esilarante!

 

195. Buon Natale con Sole!!!

 

 

 

 

 

 

 

GRAZIE!!!!!

 

 

Il Primo Natale della Vita di Sole e della mia vita con lui. Una gioia piena e meravigliosa!!!! Che gratitudine e che dono straordinario!!!

tre mesi di vita! ❤️❤️❤️

 

 

193. Secondo complimese

Oggi è il secondo complimese di Sole… mi sembra con noi da sempre… sono ogni giorno profondamente grata! ❤️❤️❤️🌈🌈🌈

 

L’altro giorno pensavo che vivere con un neonato aumenta l’amore. Non solo ti inonda dell’amore che provi per lui e che lui ricambia; non solo irradia l’amore nella casa e tutte le relazioni ne sono cambiate di conseguenza; ma anche si amplifica la nostra capacità di amare gli altri, poiché si scorge in ciascuno il neonato che era, con la sua perfezione e la sua fragilità, sentendo ancor più forte un sentimento di compassione e vicinanza per tutti.

Il neonato è magico e perfetto e bellissimo, e ci ricorda che tutti siamo stati così simili a Dio.

 

 

191. Allattamento e scrittura

Ma che bello che ci sei!! Non mi stanco mai di guardarti amore mio, il mio piccolo Principino Sole che viene dalle Stelle!

 

Ovvio che con te che mi chiedi costantemente di mangiare al seno non è facile fare qualche altra cosa e nemmeno scrivere… ieri avevo interrotto e adesso, in maniera un po’ rocambolesca, sto scrivendo intanto che tu stai succhiando, entrambi sdraiati sul letto, dal mio seno destro, lasciandomi la mano sinistra libera per scrivere.

 

Non ti nascondo che allattare non è facile, soprattutto fisicamente, perché la vostra è una richiesta continua di tetta, cibo e calore, che lascia pochissimo spazio a noi neomamme, per dormire, ma anche per mangiare, e addirittura per lavarsi e talvolta per fare la cacca… Ci vuole un tempismo estremo, e tanta esercitazione e tanta pazienza, però è qualcosa di magico averti e non si immagina finché non si prova!

 

Il parto, la tua salute e la mia ripresa post-parto… tutto è andato benissimo e davvero dobbiamo esserne estremamente grati, e noi lo siamo!! Ogni tanto sono sopraffatta dalla stanchezza perché senza dormire a sufficienza divento debolissima e fragile.

Ecco, ora ti sei addormentato, ancora un poco e ti metto nella culla così riposiamo un po’. Sole sei bellissimo!!!

 

 

 

190. Benvenuto SOLE!!!!

Sole è nato! E’ stato tutto straordinario e sono commossa e felice. I giorni si sono succeduti intensi, settembre col pancione di 9 mesi, il grande caldo che non dava tregua, controlli, visite, corsi preparto, acquisto cose indispensabili, ansietà pre-parto… è stato un mese di intensa attività e preparazione, e poi il parto anticipato di notte… ricordo quei momenti come una traccia già indelebile nel mio cuore, che non si cancellerà mai….I momenti prima del parto, con Fiamma Mario e Bruna all’ospedale con me, con noi, e la musica di Bach …anche in sala operatoria… e la commozione e la gioia di VEDERTI, bellissimo, piccolo gioiello di bellezza e perfezione, le tue prime ore al mondo…. Circondato da amore e accoglienza … e la prima poppata sul petto della mamma… straordinario, Sole, benvenuto!!!

 

 

 

 

Tutto è andato bene e ne sono molto grata, i primi giorni sono stati straordinari, con la meraviglia di te piccolissimo, e tantissimo amore intorno, anche Mario è stato folgorato dai tuoi raggi, piccolo Sole, e ti ha amato fin dal primo momento. Sei molto amato piccolo mio!! Sei così amato che spesso piango di commozione e di gioia e di incredulità!

Certo, in queste settimane non è semplice per me affrontare tutto l’impegno fisico che l’allattamento continuo richiede, tenendo conto della difficoltà di dormire e di mangiare (avere il tempo di), della ripresa post partum con tutte le cose strane che succedono nel nostro corpo e il calo drastico ormonale che ci rende più fragili e piangerecce… so che è un momento transitorio nonché difficile nel quale ci devono passare tutte le madri del mondo, e mi sento vicino a tutte loro, non sentendomi sola. Guardo sempre anche alla mia adorata mamma, pensando che lei mi sta vicino e mi sta aiutando, e che anche lei ci è passata con me, che circolo meraviglioso di amore.

 

 

 

 

189. E’ NATO!!!

E’ con grandissime gioia, amore e felicità che vi annuncio la nascita di
SOLE JANNIS, nato il 27 settembre all’ 1.24 alla Mangiagalli di Milano…
❤️❤️❤️❤️❤️❤️🌈🌈🌈🌈😍😍😍😍☀️☀️☀️☀️☀️☀️
my best artwork!

Noi stiamo bene e lui è bellissimo! ❤️❤️❤️
Siamo circondati dall’affetto di una straordinaria famiglia allargata, e Sole ha già conquistato tutti! 😍😍😍😍☀️☀️☀️☀️☀️

 

 

Vi racconto come sono andate le cose…
Avevo un cesareo programmato per il 30 settembre ( ma non si sa se ci sarebbe stata la mia dottoressa) oppure un opzione per il 2 ottobre ( già questo mi metteva confusione e in ansia…)
Poi, dopo una gravidanza bellissima, e a una settimana dal cesareo, mi viene un forte raffreddore con tosse e un po’ di febbre e mi sentivo tutta rotta. Ero un po’ arrabbiata perché avevo fifa di fare il cesareo con l’ influenza e mi sentivo una chiavica… non ho mai avuto niente in gravidanza e adesso devo fare un operazione stando male e senza forze… me la facevo sotto…!!
Poi forse a causa anche di questo la pressione si cominciò ad alzare e mercoledì, poichè oltre all influenza e a un gran mal di testa avevo 145 di pressione sono dovuta andare al pronto soccorso, poiché non si può superare 140. Lì mi hanno monitorato e poi mi hanno fatto tornare a casa perché non era niente di grave, dicendomi di tornare venerdì per un controllo e che non era bene aspettare ancora dei giorni a fare il cesareo. La mia gine mi disse che il giorno successivo sarebbe stata di turno alla notte e che se la pressione saliva mi avrebbe ricoverato. Era giovedì, e nel frattempo avevo appuntamento con Fiammetta e Bruna che mi dovevano accompagnare al negozio dove ho preso il seggiolino per la macchina e la carrozzina-passeggino per capire come si montavano in sicurezza e per comprare delle ultime cose, ma io mi sentivo piuttosto male così  andarono Mario Fiamma e Bruna. Quando arrivarono a casa mi trovarono disfatta, ho provato la pressione che era ancora salita e la mia dottoressa mi ha detto vieni al pronto soccorso (Mangiagalli) che questa sera ti ricovero e poi fra stasera o domattina faremo il cesareo…oddio! che emozione e che paura! e così tutti e quattro, presi di sorpresa e agitatissimi abbiamo completato la valigia e verso le 21 circa siamo andati in ospedale.. pressione 166 analisi varie e poi mi fanno salire in sala parto al monitoraggio.
Lì lo stress cominciò a calare: tiro fuori il Bose (lo speaker fantastico per sentire musica), lo collego col mio Spotify e mi metto la compilation di Bach, che è la mia musica terapeutica, e che anche Sole adora… così con 3 persone care vicino, Bach nella stanza, mi fanno monitoraggi vari e a un certo punto, verso l’una di notte, arriva la mia ginecologa e pure la mia anestesista che avevo scelto, e mi dicono: ora si va a fare il cesareo… e ho avuto una bellissima esperienza notturna ( con la calma della sala parto alla sera)!

Ho chiesto anche se potevo portare Bach in sala operatoria e mi hanno detto di sì! 😊😊 e in sala operatoria mi sono davvero finalmente rilassata e tranquillizzata, nella pace serale dell’ospedale con le due dottoresse carinissime che erano quelle che mi avevano seguito.

E’ stata un’esperienza fortissima e indimenticabile!

 

SOLE È NATO all’1.24 di venerdì 27 settembre, alla Mangiagalli di Milano, con peso di 3kg e 70 gr ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️😍😍😍😍😍😍😍😍😍☀️☀️☀️☀️☀️☀️☀️☀️☀️☀️

 

dopo avermelo fatto vedere, mentre mi ricucivano, Sole viene portato da ben 3 persone che lo aspettavano con amore, e poi quando me l’ hanno messo sulla pelle per lo skin to skin e la prima ciucciata… estasi totale!😍😍😍😍☀️☀️☀️☀️❤️❤️❤️❤️❤️… non lo scorderò mai!!!!!

 

Noi stiamo bene, io mi sto riprendendo bene dall’ operazione del cesareo e dal parto, e Sole è bravissimo, e anche un grande mangione!
Tutto meraviglioso. Sono tanto grata ❤️❤️❤️❤️☀️☀️☀️☀️☀️☀️🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈

187. A viserba d’estate in attesa

E’ molto che non scrivo perché sto gustando nel profondo tutte le sensazioni che sto vivendo, e sto vivendo dei mesi meravigliosi, speciali, eccezionali, pieni di gioia, di stupore, di gratitudine, di dolcezze, di attenzioni, di amore, di estasi e di magia.

La sensazione di essere due, la consapevolezza di essere uniti, la forza dell’amore che provo, sono sentimenti speciali che assaporo in ogni momento, e posso permettermi di assaporare, centellinando tutte le emozioni e anche le sensazioni fisiche del mio corpo che cambia a poco a poco per fare spazio alla nuova vita.

 

Ho questa consapevolezza che già da subito io e te siamo un equipe, amore mio, un equipe di reciproco supporto, di collaborazione e di cooperazione. Già da subito tu hai dato a me tantissimo, ed io ho dato a te tantissimo, e tutto con naturalezza, con gioia, e con amore. E’ una cosa meravigliosa! Non finirò mai di ringraziare Dio che ha unito le nostre anime e le ha fatte incontrare (eh so che c’è anche l’interessamento e lo zampino di mia mamma dietro a tutto ciò!), ha permesso che tu scegliessi me e che io scegliessi te, ha voluto che ti portassi nel grembo per accompagnarti a questo dono bellissimo e a questa straordinaria avventura che è la vita. E la vita è davvero bella amore mio, te lo insegnerò sempre, e già te lo voglio dire e ripetere ogni giorno: la vita è meravigliosa, perché siamo ‘tutti’ circondati da amore (chi pensa di non esserlo è perché non lo vede, questo è ora il mio pensiero), di doni e di bellezza. E nonostante le difficoltà che tutti passano e che tutti attraversano, abbiamo sempre nel cuore una stella che ci dà la direzione, il conforto e l’amore. Abbiamo l’infinito nelle nostre anime, basta collegarsi a quel «coriandolo di assoluto che noi tutti abbiamo e ricollegarsi a noi stessi» (come scrivevo in una poesia quando ero ragazzina).

 

Hai capito Sole? Stai per entrare in un mondo molto bello, noi ti aspettiamo con trepidazione ed amore, la natura è fantastica, le risate aiutano a stare al mondo, l’arte ci dà i colori e i sogni li appendiamo per correrci dietro e spiccare il volo. Insomma, ti aspetto o Sole mio, con tutta la gioia nel cuore per questa tua straordinaria venuta e non vedo l’ora di condividere con te tutta la bellezza e l’amore che ci circonda.

 

A presto bimbo mio! Per intanto è bellissimo comunque dondolarci insieme, e dormire insieme, e sentirci muovere reciprocamente! Adoro averti dentro di me, e cosa ancor più straordinaria, averti fuori!  Ora non riesco a smettere di scrivere, è una sensazione bellissima, sono sulla spiaggia al tramonto col sole già calato, non c’è quasi più nessuno, e una brezza calda e rinfrescante al tempo stesso mi muove i capelli, l’abito, e il tessuto indiano steso sul lettino, il mormorio del mare accarezza le mie orecchie col suo dondolio rassicurante, e al tempo stesso la brezza fa muovere i lembi del mio ombrellone, ancora aperto e unico, in mezzo a tutti gli altri già chiusi (poichè ci sei tu dentro di me è la prima volta che ho preso l’ombrellone fisso!), e qualche altro rumore di voci si mischia, bimbi che giocano, musica del bar poco più in là…. E’ una sinergia meravigliosa di sensi e sarà bello quando ti porterò qui e fra qualche anno ti farò leggere queste righe che scrissi con te , nella stessa magica atmosfera della spiaggia estiva a fine giornata. Ma che bello che la mia mamma – e la tua nonna – sia nata qui a viserba e noi possiamo alternare la vita di mare alla vita di città! Che fortuna anche in questo, hai visto? E sappi che sto scoppiando di felicità e di gratitudine da tutti i pori, e sì lo so che lo sai, perché sei dentro di me ed io ti passo tutto!! E quindi, festeggiamo insieme! Ti abbraccio forte Sole mio, ti aspetto e ti amo, Grazie per aver scelto di venire giù dal cielo per stare con me! A prestissimo!!

 

 

 

 

 

 

 

 

185. La luce dentro

Non so descrivere come sto. E’ come un miracolo grande. E’ come essere increduli e grati al tempo stesso. E’ un amore profondo e un piacere immenso che si espandono da dentro a fuori irradiando tutto. E’ un percorso di gioia e fiducia cercato con fervore slancio convinzione ed energia concentrata, in realizzazione stupefacente, e con l’aiuto di tantissime speciali e meravigliose persone… sto in attesa di SOLE…!!!

 

 

184. THIS IS THE BEST ARTWORK

…. Ebbene sì…. è con grande emozione e grande gioia che ora sono pronta a dirlo… siamo in due!!!!❤️❤️❤️

 

E per comunicare al mondo questa grande gioia e questo dono straordinario non ho potuto fare altro che mettermi a nudo in prima persona, come faccio di solito, e costruire una performance, realizzata a sorpresa all’Opening della Biennale di Venezia di quest’anno. Anche fare lavori a sorpresa durante gli Opening delle Biennali e poi farci il video è una mia consuetudine artistica cominciata nel 2003, ma questa volta è davvero the best artwork!!! 😍😍😍

 

 

 

 

 

LIUBA and SOLE, 2019, Venice Biennal Opening, performance, sculpture, hand painting photos: Ciriaca+Erre

 

 

 

La preparazione di questo lavoro e la sua realizzazione è stata speciale e complessa, così come speciale è l’occasione per cui è nato. L’idea è arrivata improvvisamente con un apparizione visiva all’inizio della mia gravidanza, e realizzarla era la sfida che non potevo non fare, perchè era un atto di amore a Sole e al mondo.

Per cui ho cominciato a lavorarci diversi mesi prima, focalizzandomi sulla ideazione del vestito-scultura che avevo in mente: schizzi, bozze, studi…. Poi c’è stata la ricerca della modellista-sarta adatta, felicemente trovata in Valentina Donadel (su suggerimento della mia amica cappellista Fiammetta), poi le innumerevoli sessioni di prova, su tessuto di imbastitura, dove come un work in progress abbiamo modellato insieme ogni centimetro di forme e di volumi, adattandoli al mio progetto e al mio corpo, ed è stato meraviglioso lavorare con Valentina, entrambe precise, attive e super esigenti e super elastiche… un grand divertimento e una gran fatica, perchè abbiamo rimodellato tutto diverse volte arrivando, come sempre accade, agli sgoccioli della scadenza indietrissimo e finendo tutto col fiatone… aggiungendo che io avevo il pancione e non solo mi stancavo più facilmente, ma dovevo occuparmi di tutto ciò che dovevo fare per il benessere del mio bimbo e della gravidanza… è stato parecchio sfiancante ma ce l’abbiamo fatta.

 

Pensate che ho potuto dipingere a mano la scritta con i colori sul tessuto solo il giorno prima di partire, mentre avevo previsto che mi occorrevano tre giorni di lavoro alternati da riposo… oddio, come ce la posso fare mi dicevo? sono in gravidanza e non ho una tenuta fisica infinita! ..è stato un gran sacrificio, ma pure divertente, passare la giornata e parte della notte semiaccovacciata nella posizione della rana, col pancione in mezzo alle ginocchia, mezza stesa sul pavimento dove avevo steso il vestito, e dipingere con precisione dettagliata i contorni delle lettere…senza macchiare il tessuto… con aiuto di mascherine di acetato, preventivamente costruite da me, e carte veline e scotch di carta … sì ce l’ho fatta a finire tutto ma il risultato è che il giorno dopo, in cui dovevo partire per Venezia (meno male che avevo previsto il bisogno di dormire e avevo prenotato il treno di pomeriggio), ero stanca come non mai e non riuscivo ad alzarmi da letto! Ho fatto uno sforzo immenso e pensate che fatica dover prendere il treno da sola col minimo dei bagagli ma con la valigia con dentro tutto il necessario per la performance, dalla videocamera di scorta (avevo ingaggiato la mia cameraman che sarebbe venuta con la sua, ma per esperienza so che occorre prevedere tutto…e se leggete il seguito del racconto vedrete che ho fatto benissimo!) al vestito scultura molto pesante, alla mantella da indossarci sopra ecc… Ho fatto tutto in sicurezza, facendomi aiutare dove potevo col trasporto, e prenotando un albergo a due passi dalla stazione, dal quale mi sono venuti a prendere, ma davvero è stata un impresa campale anche solo la parte preparatoria (mai dimenticare che ero in gravidanza).

 

 

 

 

Non vi starò a raccontare i retroscena della performance a Venezia, perchè ho avuto un contrattempo mai avuto in più di 20 anni di performance: la mia cameraman professionale con cui avevo già lavorato per molti altri lavori e ingaggiata con molto anticipo per venire a riprendere questa performance speciale (mai avrei potuto ripeterla!) , alla mattina della performance non si presenta a Venezia e sparisce, non rispondendo più al telefono… lasciandomi sola, frustrata e senza sapere come organizzarmi per le riprese!! vi risparmio i miei pianti e il mio stress, accentuati dagli ormoni della gravidanza, dalla stanchezza estrema, dall’aver corso per due mesi per preparare tutto e non sapere se potevo farla, dalla frustrazione di dover dipendere dalla sua venuta o meno… e poi la pioggia, il dovermi vestire da sola con l’abito della performance e girare sui vaporetti per Venezia con le mani che tenevano su il lungo strascico del vestito e la mantella nera sopra che nascondeva tutto, attenta di non cadere col mio pancione prezioso…. insomma è stato difficilissimo, sia fisicamente che psichicamente… ed io che pensavo di godermi ogni secondo di questo progetto così speciale e così diverso!

Poi però ho sistemato tutto, come sempre accade nelle emergenze, grazie all’aiuto di Ciriaca + Erre che era in visita alla Biennale e che mi ha fatto delle foto alla performance, e grazie a Mario che è venuto il giorno dopo e ha fatto delle riprese… non era come avevo programmato e come mi ero immaginata la documentazione, ma fare performance site specific, e per di più ‘a sorpresa’, come spesso faccio io, si porta dietro sempre una alta dose di imprevedibilità e di caso, che diventano parte anche del lavoro…

 

Ah, e parlando di imprevisti, anche questa volta la polizia mi ha bloccato, con l’ordine di circondarmi per nascondermi, con mio grande stupore.. che la pancia gravida nuda sia qualcosa di osceno che dà fastidio? Cosa ha turbato della mia performance mi chiedevo, mentre i poliziotti mi circondavano e il pubblico faceva capannello…. ma poi un responsabile ha contattato al telefono il comitato organizzativo, il quale ha dato il permesso di continuare e la polizia è rimasta soltanto a guardare..😂😂

 

 

 

LIUBA and SOLE, 2019, Venice Biennal Opening, performance, sculpture, hand painting photos: Ciriaca+Erre

 

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180. La gratitudine e il primo trimestre

Ho passato questi primi tre mesi con una gioia nel cuore immensa e un amore infinito, ho sentito la tua presenza luccicante e questa energia bellissima che già ci univa e questo dono di un amore che si espandeva ovunque, e di cui tutti si accorgevano, seppur molti non sapendone la causa.

Ho passato, anche, questi mesi con la dovuta cautela, con la delicatezza di prendere il presente con ogni cosa migliore che dovevo fare e di cui stavo attenta, e facendo passo dopo passo ciò che era meglio fare, senza pensare alle cose successive e concentrandomi sulle specificità del presente, curando ogni dettaglio e informandomi su tutto ciò che potevo fare meglio per l’evolversi della gravidanza.

 

Ho avuto alcune stanchezze, alcune piccole ansie, ma sono stata fortunata ad essere piuttosto in forma, ad aver avuto pochi disturbi e aver avuto sempre una gioia e un umore alle stelle di felicità. Mi sto godendo e mi sono goduta ogni momento di questa gravidanza, mai immaginando che questo inizio di convivenza fosse così bello e che questa simbiosi mi facesse sentire così piena, così bene, così speciale e piena di amore. Ti verrà da ridere, ma mi sono sentita spesso come Maria, profusa di Spirito Santo, che ti ha donato a me.

 

Ho avuto anche qualche piccola normale ansia, oddio, ogni tanto pensi, va tutto bene là dentro? Hai tutto ciò che ti serve? E come un miracolo, che è proprio il miracolo della natura e della vita che si rinnova, tu crescevi perfettamente.

Aspettavo e aspetto con ansia le ecografie, per vederti, per sentire il tuo battito, essere certa che stai bene e che ci sei e cresci!!

 

E che gioia quando lo scorso mese abbiamo fatto l’eco con la translucenza nucale, è stata una gioia immensa vederti, bello come il Sole! 🙂 – ho anche le foto, eh – e vederti guizzare felice, e sapere che tutto procede bene e che i rischi di cose strane non sono statisticamente quasi possibili. Ma sai la felicità quando sono uscita!!! Superate le 12 settimane e superato il primo delicato trimestre, e ho cominciato a dirlo a più persone care, e a raccontare le novità a tutte le altre persone carissime che già sapevano e che ci stavano – ci stanno – vicine.

 

Che già te lo dico, la mia/nostra famiglia di sangue è piccolissima, ma la nostra famiglia di amore e di cari è davvero allargata e piena di persone! Inoltre i tuoi nonni, la mia adorata mamma e il mio caro papà, ci seguono in diretta dall’alto, dandoci tutto il sostegno e tutti gli aiuti di cui abbiamo bisogno. La nonna, innanzi tutto, la mia mamma Rossana, che è una degli artefici di questo dono e del canale di Luce che ci ha fatto incontrare (ricordo così bene quando sono entrata sull’aereo per Barcellona e sentivo questa luce che faceva incontrare le nostre anime, ed io che ero lì sull’aereo che venivo a prenderti!), è la fonte dell’ottimismo e della positività, è lei che mi ha sempre insegnato ad essere positiva, fiduciosa, ad avere un enorme entusiasmo per la vita che sconfigge ogni timore e fa arrivare per ogni dove! E questa carica ce la sta donando in grandi quantità sia a te che a me – la senti? – e la sentiremo sempre. Io da lei l’ho ricevuta come il dono più prezioso – insieme a tutto l’amore e alla vita che mi ha dato – e lo trasmetterò a te ogni giorno.

 

E poi c’è il nonno Gianni, riservato e a volte un po’ orso, ma che ha operato a livello pratico con amore perché noi potessimo operare con calma sul piano dell’amore, senza troppe altre preoccupazioni (adesso) ed è anche grazie al suo accudirci da sempre che noi due abbiamo potuto cominciare bene e tranquilli il nostro cammino! E sai quanta gratitudine ho nel cuore per tutti!!! E la gratitudine infinita per la benedizione di Dio, per il suo amore che è sceso su di noi e ci dona tutto.

 

Ed ecco ciò che di più importante ti voglio dire, Sole: la gratitudine, l’immensità della gratitudine è il dono più bello, ciò che sempre ci dobbiamo portare in grembo, e ciò che ci illumina, dicendo GRAZIE al dono della Vita, al dono dell’amore, del nostro amore, dell’amore di coloro che ci sono vicini e di tutto l’universo!

 

Sole, ti stiamo aspettando tutti con gioia immensa, vedrai come sarà bella la vita insieme! E già ci sei, già sei dei nostri, già fluttui beato nel liquido della mia pancia, godendoti la culla delle onde di amore che mi riempiono il cuore e che ti avvolgono tutto!! Benvenuto Amore!!

 

Ah, e da ieri so per certo che sei un maschietto! Il mio uomo d’oro!! Sole!! Viva la vita e benvenuto!!!!  ❤️❤️❤️

 

 

Questa foto è un po’ emblematica: io e te sopra il tappeto caucasico comprato dai miei genitori in Russia, che ha accompagnato tutta la mia infanzia, e che ora, come un tappeto magico, contiene tutta la presenza e la cura dei tuoi nonni. Noi che voliamo sul -e grazie al – loro tappeto.

 

 

 

179. Che regalo straordinario!!!

E’ ufficiale, sono felicissima!!!!!!!! Ci sei!!!!!! Sei qui sotto, attaccato a me, e ciò che sento è una gioia profonda, un calore che emana e un amore bellissimo!

Sole!!!! C’è Sole qui con me!!! Non sto nella pelle dalla felicità!!!  Grazie mamma, so che in questo dono ci sei anche tu!

 

Ora sono troppo piena di gioia, e ci voglio andare cauta, non riesco a scrivere di più, sto godendo e assaporando questo miracolo. Dio è potente!! Oggi ho rifatto le beta: più di 5000!!!

E l’emozione straordinaria di quando le ho fatte le prima volta l’altro giorno, proprio il primo febbraio, il giorno del mio compleanno!!!!

 

Ma che regalo straordinario!!! Ho provato una gioia esorbitante e mille farfalle hanno volato fluttuando e ridevo come avessi bevuto 70 bicchieri di champagne in un secondo!

Eccovi la foto che ho scattato in questo giorno memorabile! Con la foto della mia mamma dietro, perchè il suo aiuto è stato fondamentale, facendo la postina dal cielo per spedirmi giù Sole!

Che cosa straordinaria!! Che dono!!

 

Un GRAZIE IMMENSO, immenso, alla Vita e a tutti, tutti coloro che sono stati e sono con noi in questa meravigliosa avventura!

 

 

La mia faccia inondata di felicità appena saputa la notizia, immortalata con la foto della mia mamma, che mi sta vicino in questa impresa ❤️