Eco parlava delle più innovative teorie facendo gli esempi più quotidiani e ridicoli. Ne ricordo uno, presente proprio in Lector in fabula. Per spiegare l’importanza del contesto per decodificare una frase che nel suo.essere segnico è ambigua, Eco fa questo esempio: “Paolo parla con Piero e gli dice: io faccio l’amore con mia moglie tre volte la settimana. Piero risponde: anch’io’. Ora, come facciamo a sapere se i due parlano delle loro prestazioni amorose oppure se Piero si fa la moglie di Paolo? Ovviamente le parole di Eco erano molto più ridicole, però il senso era questo, e ancora lo trovo un esempio geniale.
Grazie Umberto, per il tuo sapere, per il tuo trasmettercelo con gioia e per quel fascino esilarante che ci regalavi ad ascoltarti a bocca aperta, per la tua grandezza umana e culturale. Rimani sempre con tutti i tuoi scritti in mezzo a noi, e con le tue parole.
Grazie e buon viaggio.
Qui di seguito una bella intervista recente, pubblicata da doppio zero:
http://www.doppiozero.com/materiali/interviste/umberto-eco-come-ho-scritto-i-miei-libri