13. Governors Island e altre installazioni alimentari

Emozionante prendere la nave a fare il tratto di mare che divide Manhattan dalle isole vicine. Già ci ero stata altre volte prendendo il ferry per Staten Island dove all’ora di punta del mattino ho anche fatto una parte della performance sulla lentezza,  ma vedere il mare in una grande città è sempre un sentimento intenso.

 

Sto andando agli open studio dell’LMCC, un’importante organizzazione che offre residenze e studi per artisti di tutto il mondo. Farò anch’io la domanda prossimamente, e volevo vedere com’era.
Great location, un edificio con grandi vetrate che guardano i grattacieli di Manhattan dall’altra parte del canale, e almeno una trentina di studi per gli artisti, che esibivano al pubblico il risultato dei loro 5 mesi di residenza lì. Un artista giapponese mi diceva che prendere tutti i giorni il traghetto e fare quel breve tratto di mare, lo faceva entrare in una dimensione strana, sospesa, totalmente differente dalla velocità di Manhattan.

 

 

Questo che vedete è una specie di albero di Natale dentro il traghetto, non un’installazione!

 

 

I lavori degli artisti erano vari, alcuni banali e altri interessanti, c’era di tutto: dall’installazione, alla foto, alla pittura, al legno, alla scultura, all’assemblaggio…
ciò che mi ha veramente colpito è stato un video, in cui l’artista ha preso delle scene dal film ‘L’avventura’ di Antonioni con una splendida Monica Vitti, e le ha montate con scene di mare prese da Governor’s Island e New York City. Era straordinario vedere i protagonisti sugli scogli, sentire il mare che borbottava, e poi vedere gli aggressivi pontili new yorkesi e il paesaggio urbano industriale che  diventava straniante all’interno del film. Brava!

 

Poi sono andata verso Chelsea e nel frattempo mi sono fermata in uno di quei giganti food store costosissimi e pieni di ogni cosa di ogni parte del mondo che si trovano solo qui: vagonate di cibo, confezioni, scaffali, barattoli, persone, scritte, soldi, formaggi, cibo cucinato caldo, tutto tutto tutto e queste erano altrettante installazioni. ho comprato un paio di cose, tra le quali un panettone ripieno italiano per la mia ospite, naturalmente pagando tutto carissimo (ma a parte il panettone sono stata oculata e non sono caduta in tentazioni, altrimenti ci avrei lasciato il budget di un mese, tante cose allettanti c’erano!  Vi metto qui alcune foto, erano come installazioni!

 

 

 

Ps. Poi proprio sul cibo avrei fatto una performance, qualche mese dopo, al Grace Exhibition Place di Brooklyn.