119. Workshop di performance presso GEART

Corpo, performance e conoscenza di sè

Laboratorio tenuto da LIUBA presso la sede di GEART nell’Appennino Emiliano

dal giovedì 4 a domenica 7 luglio 2013


Il corso-laboratorio si propone di stimolare le persone alla conoscenza di sè e delle proprie potenzialità creative attraverso l’uso del corpo e della performance come mezzo per conoscerci, conoscere e interagire con gli altri e l’ambiente.
Si lavorerà in gruppo e in maniera individuale. Ogni partecipante sarà seguito personalmente e aiutato a scoprire sia ciò che vuole comunicare sia il modo migliore per esprimerlo, seguendolo in una ricerca di linguaggi per produrre, ciascuno, la priopria performance. Tutte le performance ideate e create durante il corso saranno rappresentate pubblicamente la domenica pomeriggio. 
 
Contenuti:  

Il corso si struttura in tre tematiche intersecate:

Lavoro sul corpo: tecniche di concentrazione; tecniche di respiro; consapevolezza corporea; la postura e i movimenti; esplorazione delle possibilità performative del corpo.

Lavoro sulla psiche: scoperta del sé attraverso tecniche multimediali con danza, musica, colore, parole; individuazione dei propri bisogni creativi ed espressivi, ricerca del proprio linguaggio espressivo personale.

Lavoro sulla performance: definizione di performance e di multimedialità; individuazione e sviluppo di un tema performativo; lavoro individuale e in piccoli gruppi; creazione di performance personali: ricerca dei linguaggi appropriati per realizzarle, ricerca dei materiali, lavoro di preparazione, elementi di interazione col pubblico. Esibizione finale.

 

Tempi e Struttura:

 

Il corso-laboratorio si svolge dal giovedì sera alla domenica pomeriggio nella cornice dello splendido borgo Ronchesano, sede dell’associazione culturale Geart, sull’Appennino Bolognese presso Tolè e a 35 km da Bologna.

Per chi desidera è possibile pernottare e mangiare presso la struttura. I pasti sono preparati con ingredienti bio autoprodotti e coltivati nel borgo.

 

 

Programma giornaliero di massima:

GIOVEDI’ SERA: arrivo, accoglienza, cena h.21: conoscenza dei partecipanti, visione di video di performance e breve introduzione alla performance art. 
VENERDI’ MATTINA: dalle 10 alle 13 Lavoro sul corpo: tecniche di concentrazione, tecniche di respiro, consapevolezza e studio delle posture, la semiotica del movimento, il linguaggio visivo col corpo, lo spazio, il movimento e l’interazione. 
VENERDì POMERIGGIO: dalle 16 alle 19 Lavoro sulla scoperta del sé, esercizi con danze, colori, suoni e parole. Il conoscersi e l’esprimersi; Individuazione di un tema performativo personale; lavoro individuale e in piccoli gruppi. 
SABATO MATTINA: dalle 10 alle 13 Sviluppo del tema performativo personale e tecniche di espressività multimediale; lavoro individuale e di gruppo; esperimenti di collaborazione interattiva SABATO POMERIGGIO: dalle 16 alle 19 Approfondimento delle performance emerse precedentemente; utilizzo di linguaggi appropriati; ricerca di possibili materiali occorrenti nella campagna circostante  
DOMENICA MATTINA: dalle 10 alle 13 Messa a punto delle performance prodotte ed ultime elaborazioni 
DOMENICA POMERIGGIO: dalle 16 alle 18 Presentazione al pubblico delle performances elaborate e create durante il corso

 

 

A chi è rivolto

 

A tutti coloro che si vogliono mettersi in gioco e scoprire sé stessi attraverso l’arte performativa e la multimedialità. A chi desidera passare dei giorni rilassanti e benefici in un luogo incontaminato dedicandosi alla creatività e al benessere personale. Questo corso è un corso base, adatto sia a chi non ha mai fatto performance, ma è anche concepito come un approfondimento per chi ha già esperienza, dato che ognuno sarà aiutato a sviluppare le proprie potenzialità e il proprio livello.

 

 

Bio di LIUBA, conduttrice del corso 
 
Liuba è un’artista multimediale che lavora con performance, video e progetti interattivi site-specific. Ha studiato al DAMS di Bologna laureandosi in Semiologia delle Arti col massimo dei voti e frequentando contemporaneamente l’Accademia di Belle Arti. Dal 1993 lavora con la performance, ottenendo successo sia in Italia che all’estero. Ha presentato sue performance e video ad Artissima Art Fair, Torino, PAC Padiglione d’arte contemporanea di Milano, alla Biennale di Venezia, ad Art Basel, all’ Armory Show a New York, a Scope London, in Germania, in Cecoslovacchia, in Canada e in molte gallerie italiane ed estere. Si è dedicata con passione alla progettazione e realizzazione di numerosi laboratori creativi per ogni fascia di età, lavorando per il Comune di Bologna, il Comune di Milano, la città di Rimini e il Ministero della Pubblica Istruzione. Questo è il suo secondo corso dedicato interamente alla performance art. www.liuba.net
 
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI:

Tel.  051 6706320
Cell. 338 5897819
assculturalegeart@gmail.com
www.assgear.wordpress.com

 

58. Le foto del laboratorio “Corpo, performance, conoscenza di sè”

Ho caricato le foto del corso di performance che ho tenuto all’Associazione Culturale Geart lo scorso settembre, qui nel borgo delle Ronchesane dove abita Danusia e dove sono ancora adesso (vi avevo scritto che ero venuta per le feste del Capodanno Celtico nel post precedente! (leggi).

 

Le foto le avevo fatte con la macchina di Danusia e la cartellina è rimasta qua ad aspettarmi, visto che Dani non ama aggeggiare col computer e d’altronde non c’era fretta di archiviarle. Le foto le ho fatte ogni tanto nel corso, in pochi momenti, perché generalmente ero concentrata su ciò che stavamo facendo. Per cui non vedrete le diverse fasi del corso, ma solo qualche spiraglio. Sono riuscita a fare abbastanza foto invece durante la costruzione dei vari lavori: durante le performances le foto le ha fatte Danusia, poiché io facevo le riprese.

 

Intanto vi presento le nostre mascotte:  i 6 meravigliosi cuccioli di Trilly davvero adorabili e indimenticabili (già ora i cuccioletti non ci sono più perché sono stati tutti adottati, è rimasta Trilly che è un cane che adoro (mentre di solito io sono una gattara) e mi accompagna sempre a fare lunghe passeggiate, mentre ora che sto scrivendo russa sul divano facendo ogni dieci minuti puzzolenti scoreggine …

 

 

 

Ed ecco qualche foto del laboratorio:

 

Il caro Alfredo in un atteggiamento inequivocabilmente meditativo …
Nadia in incubazione nel paesaggio …

 

 

Daniele che desiderava l’ “upside down” per tutto …

 

 

Danusia che nutre le piante … e tutti noi …

 

 

 

 

La preparazione della performance di Daniele è lunga e laboriosa …

 

 

 

 

Cominciano le performances…..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giada partecipa come performer al progetto di Alfredo …e poi abbraccia i cucciolotti! …

 

 

 

 

 

per vedere più foto guarda la pagina facebook dell’evento: 

 

 

51. Corpo performance e conoscenza di sè

Dal 22 al 25 settembre, nel mezzo dell’Appennino Emiliano, presso l’Associazione Culturale Geart in un borghetto isolato in mezzo alle colline, dalle parti di Tolè, terrò un corso-laboratorio intensivo intitolato CORPO, PERFORMANCE E CONOSCENZA DI SE’. Sarà incluso il dormire e il mangiare biologico amorevolmente cucinato dalla mia amica storica Danusia, che ama cucinare manicaretti con gli ingredienti che coltiva lei.

 

Questo laboratorio mi appassiona molto perchè, dopo l’esperienza dei molti anni passati a fare workshop creativi per il Comune di Milano nei C.T.S. (Centri territoriali Sociali), per tutte le fasce d’età negli anni 2000, ora mi ripropongo con un nuovissimo progetto di workshop che attinge a tutta la mia espereinza performativa. Un format nuovo per un workshop nuovo e, spero, interessante da vivere.

 

 

Qui di seguito il programma dettagliato e le informazioni pratiche. Vi aspetto numerosi, ci divertiremo un mondo!!

 

 

Corpo, performance e conoscenza di sé
Condotto da Liuba
Un cammino per esplorare territori della propria psiche attraverso il corpo e l’arte

 

Il corso-laboratorio si propone di stimolare le persone alla conoscenza del proprio essere autentico attraverso la scoperta delle potenzialità creative
che tutti noi abbiamo e l’uso del corpo e della performance come mezzo per conoscerci e conoscere.
Contenuti:
Il corso si struttura in tre tematiche intersecate:
Lavoro sul corpo: tecniche di concentrazione; tecniche di respiro; consapevolezza corporea; la postura e i movimenti; esplorazione delle possibilità performative del corpo.
Lavoro sulla psiche: scoperta del sé attraverso tecniche multimediali con danza, musica, colore, parole; individuazione dei propri bisogni creativi ed espressivi
Lavoro sulla performance: definizione di performance e di multimedialità; individuazione e sviluppo di un tema performativo; lavoro individuale e in piccoli gruppi; creazione di performance personali
Tempi e Struttura:
Il corso-laboratorio si svolge dal giovedì sera alla domenica pomeriggio nella cornice dello splendido borgo Ronchesano, sede dell’associazione culturale Geart.
I pasti sono preparati con amore da Danusia con ingredienti bio autoprodotti e coltivati nel borgo.
GIOVEDì SERA:
arrivo, accoglienza, cena
dopo cena: conoscenza dei partecipanti, visione di video di performance
VENERDI’ MATTINA: dalle 10 alle 13
Lavoro sul corpo: tecniche di concentrazione, tecniche di respiro, consapevolezza e studio delle posture, la semiotica del movimento
Pranzo
VENERDì POMERIGGIO: dalle 16 alle 19
Lavoro sulla scoperta del sé, esercizi con danze, colori, suoni e parole. Il conoscersi e l’esprimersi; Individuazione di un tema performativo personale; lavoro individuale e in piccoli gruppi.
Cena
SABATO MATTINA: dalle 10 alle 13
Sviluppo del tema performativo personale e tecniche di espressività multimediale; lavoro individuale e di gruppo; esperimenti di collaborazione interattiva
pranzo
SABATO POMERIGGIO: dalle 16 alle 19
Approfondimento delle performance emerse precedentemente; utilizzo di linguaggi appropriati; ricerca di possibili materiali occorrenti nella campagna circostante
cena
DOMENICA MATTINA: dalle 10 alle 13
Messa a punto delle performance prodotte ed ultime elaborazioni
Pranzo
DOMENICA POMERIGGIO:  dalle 16 alle 18
Presentazione al pubblico delle performances elaborate e create durante il corso
A chi è rivolto
A tutti coloro che si vogliono mettere in gioco e scoprire sé stessi attraverso l’arte performativa e la multimedialità.
A chi desidera passare dei giorni rilassanti e benefici in un luogo incontaminato dedicandosi alla creatività e al benessere personale
Questo corso è un corso base.
E’ in preparazione un livello avanzato, pensato per artisti, studenti di Belle Arti e del DAMS, operatori culturali e chiunque abbia partecipato al corso base e che voglia approfondire le tecniche e le tematiche della performance contemporanea.
 
Dove e quando
Da giovedì 22 a domenica  25 settembre 2011
Presso Associazione culturale Geart 
Via Vedegheto 1096/b/c – 40060 Savigno (Bo)
Previo accordo con la conduttrice del corso è possibile anche arrivare venerdì 19 agosto

 

Per iscrizioni e informazioni: 333/4239255  –  338/5897819
Termine iscrizioni: 20 settembre
Numero partecipanti: mimino 5 – massimo 15
 
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Informazioni sulla conduttrice del corso
Liuba si è laureata al D.A.M.S di Bologna in Semiologia delle arti ed è artista internazionale che lavora con performance, progetti interattivi  e video. Ha esposto e fatto performance in musei, gallerie e importanti rassegne in diverse parti del mondo. E’ esperta insegnante con esperienza decennale di laboratori corsi e docenze, tutti incentrati sull’Arte e la creatività.

20. Il PS1 e la neve

Lo scorso week-end l’ho praticamente passato al PS1. Sono andata sabato con Mario, che è qui a New York per il week-end, per vedere le mostre, e poi anche la domenica, da sola, perché inauguravano delle nuove mostre, che pure mi interessavano molto.
La prima osservazione da dire è che ho avuto piacere estetico, fisico intellettuale ed emotivo, a vedere molte di queste mostre. Finalmente vedo davvero cosa vuol dire presentare delle mostre ‘curatoriali’, dove dietro a questa parola c’è davvero un lungo lavoro di ricerca del curatore e di conoscenza della materia. Non come molte volte succede che i curatori sono soltanto quelli che scrivono un testo di presentazione alle mostre, e tutto il lavoro è dato dall’artista, che crea l’opera, e dal gallerista, che investe, che ci crede, ed entrambi usano le loro risorse. Invece il curatore (e non parlo di tutti, ma parlo di una tendenza che ho visto così spesso in Italia …) arriva, scrive il testo di presentazione dell’artista – che dovrebbe piacergli, ma a volte capita che invece si debba inventare danze di parole roboanti per scrivere qualcosa – prende il suo compenso e se ne va. Perdonatemi la franchezza, ma non potevo non pensare a questo quando si vedono delle mostre curate meravigliosamente come quelle al PS1!

 

Altra considerazione fondamentale, che mi riempie di gioia, è che ora TUTTI i musei, i testi, le tendenze, qui a New York sono connesse con la performance, l’azione, il corpo e il video o la videoperformance. E’ una musica per i miei occhi. Una grande musica, e una grande contentezza. Ho fatto i primi passi nel 1993, arrivando alla performance per pura sperimentazione di interazione di linguaggi, per mischiare pittura con scrittura – dedicandomi ad entrambe – e ho assai goduto delle possibilità infinite che questo mezzo poteva darmi, e soprattutto anche del lato fisico, emozionale, live, carnale, dell’essere lì col mio corpo, di essere vivente in mezzo ad esseri viventi, ed è per quello che ho continuato, sempre, nonostante mille fatiche e mille difficoltà. Ma allora nessuno se la filava la performance, la maggior parte delle persone non sapeva cos’è, e i pochi restanti anche se amavano le cose che facevo, non capivano dove collocarle … ( i galleristi dicevano: ed io cosa vendo? le persone del teatro dicevano: dovresti fare corsi di dizione … i miei genitori quando gli chiedevano che lavoro fa sua figlia non sapevano che rispondere e dicevano: libera professionista …).
Sarei tentata di andare avanti a raccontarvi la mia storia di come andai poi in Brasile e fu da lì che acquisii la consapevolezza PROFONDA del corpo, andando in territori che in Italia non era possibile esplorare, ma non credo che ora vi interessi la mia storia, sto divagando, penso vi interessino le mostre al PS1 e ora ve le racconto.

 

La prima si intitola ‘The Talent Show’ ed è tutta incentrata su pratiche artiste che si focalizzano sull’interattività con le persone, siano essi persone di tutti i giorni o parte attiva della performance o del progetto dell’artista. La mostra cominciava con ‘la scultura vivente’ di Piero Manzoni (due impronte su un piedistallo, con scritto che si poteva salire e mettere i propri piedi sulle impronte) e un video di Andy Warhol, per proseguire con una serie interessantissima di lavori degli anni ’60 e ’70 centrati sull’interattività col pubblico. Sono stata colpita da una performance di un’artista argentina, Graciela Carnevale, fatta nel 1968, in cui aveva invitato le persone a una sua ipotetica personale in una galleria, ma non c’era nessuno show, e quando le persone erano tutte in galleria, l’artista le ha chiuse dentro a chiave …

 

Ora devo andare, sono stata invitata a fare a palle di neve a Central Park … dovevo finire un progetto da presentare a un  produttore, ma non riesco a resistere alla tentazione, (e i giorni scorsi ho lavorato come una pazza), mi metto l’attrezzatura adatta ed esco! A dopo!

 

 

 

 

Siamo al Central Park di NY non in montagna…