131. La perseveranza

“I may not make it if I try,
but I damn sure won’t
if I don’t…”

 

(Oscar Brown Jr.)

 
 
 

“Vola in alto
solo
chi osa farlo”

 

(Luis Sepulveda)

 
 
 

                 photo: Mario Duchesneau

130. Mostre e concerti a Berlino

Fra le varie cose che ho visto in questi giorni (in cui sto anche molto lavorando al progetto site specific con i rifugiati che ho intrapreso qui a Berlino) voglio ricordare, poichè mi sono molto emozionata, in maniera diversa, una mostra e un concerto.

 

Una mostra enorme, molto interessante, curata benissimo, ciclopica, dell’artista Christof Schlingensief è inaugurata sabato al Kunst Werke, istituzione pubblica per l’Arte Contemporanea di alta qualità, spazio dalle mille sale e caterve di persone all’opening. Il lavoro di questo artista-regista-presentatore, ecc. ecc. prematuramente scomparso (a 50 anni nel 2010) è fatto di denuncia politica, trasgressione, interazione del pubblico, interventi in urban situations, video e installazioni. Decisamente da ricordare. In Germania era molto famoso. Ho fatto alcune foto col telefono, ma non sono venute granchè, a parte quella delle persone sugli alberi (ho deciso comunque che in generale non mi porto dietro la macchina fotografica nel quotidiano e faccio le foto col telefono, perchè vengono abbastanza bene e la figata è che con drop box le foto scattate vanno online e poi direttamente sul mio pc, senza che devo fare niente…). Ho deciso che tornerò a vederla anche un altro giorno, siamo stati lì almeno un paio d’ore e avremo visto la metà dei video che c’erano e materiali documentativi vari (se dicessi che c’erano 70 video o giù di lì?)

In quei giorni ero andata anche a qualche altro opening, per esempio all’Autocenter, un nuovo spazio ‘cool’ dell’arte berlinese, ma la mostra mi era piaciuta poco, anzi affatto.

 

 

 

Christof Schlingensief al KW-Berlin
Il concerto che mi ha colpito è stato stasera all’ Exploratorium, un concerto di musica contemporanea di improvvisazione, dove un percussionista (che ha fatto vibrare almeno una 50ina di oggetti e strumenti percussivi), una contrabbassista, una clarinettista-flautista (la persona che conoscevo e che mi ha invitata) e una danzatrice hanno creato un lavoro di improvvisazione di alta musica e qualità. Mi hanno detto che questo posto, l’Exploratorium, è l’unico al mondo che presenta quasi esclusivamente questo tipo di sperimentazioni e di musiche. Molto interessante. Ed entrambe le esperienze molto vicino, in un modo o nell’altro, seppur molto diversamente, al mio lavoro e a ciò che mi interessa. Adoro avere grandi stimoli!