30. Cambio casa e momenti di stanchezza

Vi scrivo perchè voglio essere sincera, e se vedete quante cose mi stanno succedendo e quanto devo fare, e quante belle notizie, con le performance tutte insieme in arrivo (non vi ho ancora mandato il comunicato di quelle al Brooklyn festival perché non ho avuto tempo ma lo farò presto), e tutti gli spostamenti che ho fatto, pensate che tutto avvenga con facilità. Invece, anche se sto bene e sono felice, ci sono momenti, come questo, che sono spossata dalla stanchezza e dalla malinconia.

Mercoledì scorso ho finalmente cambiato a casa e ho affittato una stanza dalla sorella della mia amica Nora, che casualmente stava cercando un’inquilino. Me ne sono andata via dalla casa dei bed bugs, anche perché ogni tanto ne ricompariva uno (!) e l’atmosfera mi era diventata molto deprimente. Certo, la posizione era molto comoda, in W4 street, però la zona anche molto turistica, così sono stata contenta quando ho avuto la possibilità di andarmene, di venire a Brooklyn, dove c’è una vita quotidiana più normale, ed ero curiosa pure di provare a stare qui.
Però, tra il viaggio a Miami, che è stato corroborante però prendere gli aerei è sempre stancante (per andare all’aereoporto a Miami ci ho messo quasi due ore perchè era tutto bloccato per la ‘fiera degli yacht’, e poi dal JFK di New York ci ho messo due ore per andare a casa, aspettando airtrain e due metropolitane, che di sera non passano molto spesso … ), il cambio casa, le e-mail, pre-performance e il resto, sono davvero in tilt.

Sto lavorando come una matta per coordinare le mie performance, ossia vuol dire fare la giornalista, l’organizzatrice, la trovarobe, l’ideatrice, la trainer, la documentatrice, la webmaster e la segretaria di me stessa, cosa che è davvero arduo … e in più ci si mette la connessione internet che nella nuova casa non funzionava e l’adattamento al nuovo spazio e la dose extra di energia che ho dovuto comunque usare per questo trasloco.
Così sono stanca morta di nuovo, e piango per nulla. Ho anche molta nostalgia di Mario che è sempre su al Nord dagli Inuit, e sperava di venire a New York prima che io ripartirò per l’Italia, ma sono bloccati ancora per un mese in questo posto sperduto a migliaia di chilometri di distanza, e non hanno la possibilità di potersi fare un giro per il week-end … E questa mattina, tra la stanchezza fisica e mentale, le mille cose da preparare che mi sembra di perdere il controllo di tutto, la difficoltà di questa relazione dove non si sa mai quando ci si può vedere, ho cominciato a piangere come una fontana, debole debole debole.

Ve lo dico per essere onesta e sincera, magari pensate: che figata, è a New York, farà due nuove performances e una presentazione dei video, è andata a Miami … che culo! E sì, sono contenta e ringrazio pure di essere fortunata, ma è veramente difficile a volte mantenere questa vita, con budget limitati, e continuare ad andare avanti a fare l’artista è molto faticoso. Io continuo, continuo imperterrita, da molti anni, ho gioie e dolori, soddisfazioni e delusioni, e spesso molta, ma molta, ma molta stanchezza, come ora.

Me ne dormirei tutto il giorno, per un paio di giorni, invece devo andare a comprare delle cose per la performance, e poi tante altre cose che non ve le sto ad elencare …
E siccome l’altra notte non sono riuscita a dormire, presa da mille pensieri, ora sto fisicamente pagando questa stanchezza e sono fragile come una pagnottina di burro sotto il sole, mi sento sciogliere come se fondessi e poi sparissi …
… E so che per fare la performance della lentezza lunedì devo essere al meglio della mia forza psicofisica, perchè per poterla fare perfettamente e dare la forza all’azione ho bisogno di tutta l’energia e di tutta la concentrazione possibile. E come sempre, ormai lo so, devo calcolare un paio di giorni di ‘ritiro’ di concentrazione prima della performance, e un paio di giorni di ripresa psicofisica dopo averla fatta … Ora mancano due giorni, e sto avendo un calo per prepararmi a riprendere le forze per lunedì. Però ci sono le ultime cose da sistemare!
Uffa, a volte mi sembra tutto troppo faticoso! E, per essere in sintonia con la lentezza, me la prendo con calma …