LE MUMMIE VINCENTI

 

 

Performance: Milano Centro Città, 1999

serie di quadri con acetati di performance e collages, 1999-2001

serie di foto analogiche da monitor con video di performance, 2000

video: Le Mummie Vincenti, 1999, Italy, colours, 8’55”  ed. 1+ 1ap, Master: VHS, PAL

videoinstallazione: cartoni, monitor, tempera bianca, video, 2000

 

 

 

Questo è il primo progetto in cui ho lavorato in un contesto di ‘vita reale’ immergendomi nelle strade della città e uscendo dagli spazi artistici, e anche il primo progetto dove il video diventa necessario protagonista,  non essendo più la mera documentazione della performance ma un’opera vera e propria che sintetizza il concept della performance, le reazioni delle persone, il luogo, il tempo, la casualità. La performance è stata realizzata nel centro di Milano e nelle zone di più affluenza.

 

Il lavoro si svilupperà in seguito in diverse città europee col progetto POLYPOLIS, prodotto dalle Capitali Europee della Cultura 2000

 

Le Mummie Vincenti sono persone che credono di essere socialmente arrivate e vincenti, ma le cui vite sono completamente chiuse e soffocate da gabbie di doveri, convenzioni, ipocrisie e stress. Il risultato è che nel loro profondo queste persone sono come mummie, ma non se ne rendono conto. Le mummie, a volte, siamo tutti noi.

 

Le radici profonde di questo lavoro si trovano nella presa di consapevolezza del disagio esistenziale e della vuotezza che aleggia nelle nostre città, sempre più omologate a un sistema di vita volto alla produttività, al consumo e all’apparire. Il senso di vuoto e di raggelamento che percepisco nel mezzo della folla mi balza all’occhio come immagine visiva, nettissima, di persone incasellate, inscatolate in un sistema di vita che le costringe e le annulla. Il dramma ancora peggiore è però che la maggior parte di queste persone non si accorge di essere incapsulata in delle scatole che limitano la loro esistenza, ma si sente “vincente” perché arrivata socialmente o economicamente, impegnata in un valzer frenetico di conquiste inutili sopra conquiste inutili.

 

Nella performance mostrO in maniera ‘visibile’ e corporale, i condizionamenti ‘invisibili’ nei quali siamo immersi, indossando, come fossero abiti, due grosse scatole bianche, che mi impediscono i movimenti e mi bloccano, e in questa maniera vado in giro per le strade vivendo la quotidianità di tutti i giorni. C’è chi si accorge della performance, chi si stupisce, che ci riflette, e chi è così dentro le sue scatole che non si accorge di niente…

  • Le Mummie Vincenti Milano. Tunnel, 1999-2001 cibachrome su alluminio da monitor con video di performance, cm 70x100 ed 6+1pda

  • Le Mummie Vincenti Milano. Still life, 1999-2001 cibachrome su alluminio da monitor con video di performance, cm 70x100 ed 6+1pda

Poesie

 

Alcune poesie di LIUBA che hanno ispirato il progetto e ne fanno parte

 

 

Dove andate povere anime

 

Dove andate povere anime

Rinchiuse negli ospedali

Dei vostri scaffali ordinati

Costruiti in fila

Da dove non potete

Uscire se non dai sensi

Unici in precedenza

Programmati?

 

Dove andate tra un vicolo e l’altro

Della ragnatela di plastica appiccicata al vostro cervello?

Sperate che venga un terremoto

Povere anime poco pulsanti

Che distrugga le vostre sicurezze di carta

Per poi

Forse

Rinascere

 

 

Sudari di umanità

 

Sudari di umanità

Intasano le strade

Caotiche formiche

In eterno movimento

E in caduca sfioritura.

 

Sudari di umanità

Intasano le città

Spolpati come granchi

Sui gusci della vita.

 

 

Le mummie vincenti

 

Ascolto il brusìo del traffico e spio

le mille vite danzanti

che annaspano sugli oggetti

respiro l’ansia

il vuoto e la morte

dal volto incartapecorito

di chi crede

di essere arrivato

perchè ha.

 

Guardo gli occhi inespressivi

corpi come impalcature

che si assimilano ai palazzi

gli orgogli falsi di chi arriva

e il trionfo di chi c’è già.

 

Nudi scafandri

gusci di granchio

dove succhiata è ogni polpa

ragnatele sul niente che corrono

soddisfatte di sè.

 

Annuso gli angoli dei loro

passatempi

annuso i ritmi dei loro

divertimenti

e una pista di morte

arriva gelata

la vita è sparita

nel pieno della festa.

 

Quadri

 

La serie dei quadri, tutti su tela, di dimensioni 50 x 50, è realizzata con collage di acetati tratti dalla performance, collage di materiali vari, frammenti di poesie dell’artista, lettere dipinte a mano con colori acrilici.

  • Spolpata è ogni polpa palpabile, 1999 acrilici, collage di materiali vari, acetati di performances, poesie su tela, cm 50 x 50

  • Vagano le mummie vincenti, 1999 Spolpata è ogni polpa palpabile, 1999 acrilici, collage di materiali vari, acetati di performances, poesie su tela, cm 50 x 50

  • Nudi scafandri, gusci di granchio, 1999 Spolpata è ogni polpa palpabile, 1999 acrilici, collage di materiali vari, acetati di performances, poesie su tela, cm 50 x 50

Testo critico

 

 

Sono onorata di pubblicare il testo critico del grande Roberto Vitali – curatore indipendente molto amato a Bologna – che ha curato la mia mostra di questo progetto a Villa Serena a Bologna, nel 1999-2000, una delle ultime mostre che lui ha curato.

 

 

Le mummie vincenti

 

Bologna,  Expo c/o Villa Serena

Via della Barca, 1

A cura di Roberto Vitali

 

Dal 18 dicembre 1999 al 15 gennaio 2000

Performance: 18 dicembre h. 20.00

 

 

Questa mostra di LIUBA ci sembra particolarmente interessante per diversi motivi, non ultimo quello di essere una coraggiosa affermazione della non neutralità dell’arte.

 

Il progetto “Le mummie vincenti” ha infatti un carattere multimediale entro cui cose diverse – una performance dal vivo, una videoinstallazione con materiale video tratto da performances estemporanee realizzate in mezzo ad un centro cittadino, quadri, poesie – si fondono entro un gioco di mutui occhieggiamenti che coinvolgono il pubblico stabilendo con esso un rapporto di attiva complicità.

Si tratta insomma di un’operazione per nulla asettica; di una provocazione volta a far pensare il non passivo spettatore.

 

Non a caso le “mummie vincenti” evocate dall’artista in diversi modi altro non sono che coloro la cui presunta vittoria si fonda sulla chiusura in se stessi ignorando gli altri, tragici commedianti di una storia che riduce l’uomo ad un manichino privo di vita la cui “vittoria” ha come prezzo una morte di cui neppure ci si accorge.

 

Ne scaturisce così una mostra fuori dagli schemi usuali ed in netto contrasto con le tendenze artistiche oggi prevalenti proprio perché vuole esaltare il valore del sociale al di fuori di ogni retorica, mentre poi il missaggio di cui abbiamo parlato non si risolve in un mero espediente tecnico ma diviene funzionale all’assunto.

 

 

ROBERTO VITALI

 

 

Video

 

 

Le mummie vincenti (The winning Mummies), 1999, Italy, colours, 8’55”  ed. 1+ 1ap, Master: VHS, PAL (riversamento digitale da VHS014b)
 
 

Il video tratto da questa performance è la mia ‘prima’ opera video, in quanto è stata la mia prima urban interactive performance, e ciò mi ha portato a raccogliere e lavorare le riprese per catturare le reazioni del pubblico e inserire l’azione del contesto. Le mie performance precedenti degli anni 90 erano destinate a un pubblico, e le riprese che ho di quei lavori sono pura documentazione, mentre è da Le Mummie Vincenti che ho sviluppato progetti performativi dentro contesti di vita ‘reale’ per cui il video da esse nate è elaborazione e continuazione del lavoro, e opera esso stesso.

 

Questo primo video l’ho realizzato in collaborazione al montaggio con Francesco Leprino (che fece anche le riprese), e il master era in VHS, di cui conservo nel mio archivio l’UNICA COPIA esistente. Ho recentemente fatto digitalizzare le cassette VHS dei miei primi lavori, e ora si può vedere un excerpts di questo primo e ormai storico (almeno per me!) video.

 

Videoinstallazione

  • Le Mummie Vincenti, videoinstallazione con resti della performance, Villa Serena, Bologna, 2000 carboard, white paint, monitor, video

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