40. La performance a Brema si avvicina

Che bello quando si lavora con persone professionali e serie, ci si sente bene, e si può dare il meglio.
E’ dall’anno scorso che ho ricevuto un invito a partecipare a un festival internazionale di performance in Germania, da parte di The Künstlerinnenverband in Bremen. Mi hanno contattato l’estate scorsa, con un invito un anno in anticipo. In questi mesi ci siamo sempre sentiti, e abbiamo costruito insieme il mio intervento e, ai tempi opportuni, mi hanno richiesto i materiali necessari per la comunicazione e il web. E, sempre di loro iniziativa e con i tempi adeguati, mi hanno proposto un contratto, con i termini della mia partecipazione e l’accordo su cosa darci reciprocamente. E’ bello vedere che ci sono dei paesi che trattano gli artisti con molta serietà, e credo che molte gallerie ed entità italiane dovrebbero trarne esempio, anzi imparare proprio.

 

Sono tornata in Europa da New York anche perché sapevo di questa data, e infatti mercoledì 11 maggio parto per la Germania. Ne sono molto contenta, perché è un po’ che non ci vado, e apprezzo molto questa terra, soprattutto a livello culturale e artistico.
Arriverò ad Amburgo, mi fermerò là una sera poi andrò a Brema, ospite della curatrice del progetto. E dopo Brema, andrò a Berlino, dove c’è un’altra mia sorpresa performativa che vi attende! (ma lo saprete al momento opportuno!).

 

 

PRESS RELEASE

 

The Künstlerinnenverband Bremen / GEDOK organizes a Festival of Performance which brings together international performers with artists of the region. 
Between the 5th of May and the 6th of June every weekend there will be a live entry: invited are Jessica Findley from Brooklyn, New York, the Austrian Marc Aschenbrenner, Nezekat Ekici of turkish descent, Marcia Farquhar from Great Britain and the Italian Liuba
Artists from Bremen will be Kerstin Drobek, Elianna Renner and Gertrud Schleising. 
The festival program of the Künstlerinnenverband shows aspects of contemporary performance as it is found in the international context – body related, societal, politic, theatrical and interactive approaches.
During the week there will be shown a video program of different occurences of performance in the past and nowadays. Tieing in with the history of the Künstlerinnenverband and it’s former performance festival in 1985, videos of Ulrike Rosenbach, Alison Knowles, Pat Olesko a.o. are to be seen as well as different actual positions focussing on either body-movement, sound, dance, language or public intervention. The ongoing discourse about the advantages and disadvantages of media-based documentation of live acts is thereby marked out, whereas Marcia Farquhar contrasts videos of her performances of the last 12 years with her live comments and actions.
The festival takes place within the scope of the Bremer Kunstfrühling, organized by the BBK (Bundesverband Bildender Künstler ­– the association of artists) in a former freight terminal. It includes a curated exhibition as well as presentations of museums, galleries and artist associations of Bremen. Some of the entrances will spread into the public space of the city as f.i. the bycicle ride of Jessica Findley who starts the series of performances.

 

project info:  https://liuba.net/projects/blind/?lang=it

39. La mia famiglia romagnola e lo zio Elio Pagliarani

Ho passato la settimana di Pasqua a Rimini finalmente a riposarmi, dopo aver macinato e macinato, senza mai fermarmi. Quando vado in Romagna mi sento a casa, perché è quella la terra da dove proviene la parte più importante della mia famiglia a cui sono più legata!

 

Ricordo con commozione le numerose estati passate da sola con la nonna Pasquina a Viserba, che mi sono rimaste dentro e che mi hanno plasmato. Inoltre adoro il lato romagnolo di mia madre Rosanna (o Rossana come le piace farsi chiamare), che mi ha trasmesso anche geneticamente, e di cui la ringrazio!

 

E poi fa parte della mia famiglia romagnola pure il mio zio Elio Pagliarani che è un poeta molto importante.
Lui sin da quando ero piccola vive a Roma, e ricordo le lunghissime passeggiate per le vie di Roma, io adolescente, dove si fermava ogni tre passi raccontandomi la storia di ogni palazzo e gli intrighi di ogni famiglia storica che si nascondeva dietro. E siccome è sempre stato un grande affabulatore, io lo seguivo incantata.
Ricordo però che una volta gli dissi: perché non mi racconti del presente invece che del passato? E lui si fermò, mi guardò tra lo stupito e l’arrabbiato: ma come, non ti interessa la storia?? E’ importantissima! Io risposi che sì mi piaceva, però che la vivevo come una cosa passata e che mi stimolava più conoscere il presente.
Allora lui mi guardò soddisfatto, mi sorrise e mi disse: eh sì perchè sei tanto giovane! Che bella risposta, brava! – Ed io mi gongolai di gioia.

A volte lui mi metteva un po’ di soggezione, e quando mi faceva dei complimenti mi gratificava tantissimo.

 

Ho parlato di mio zio anche perchè in questi giorni è uscito il suo ultimo libro, che si intitola: ‘Pro-memoria a Liarosa e sono suoi scritti autobiografici scritti dal 1979 al 2009.

 

Sono molto felice di condividerlo con voi, e poi devo confessare che un po’ me lo sento dedicato … Liarosa è mia cugina, e nel libro lo zio Elio racconta alla figlia tutte le memorie della sua infanzia romagnola e delle nostre radici, dei nonni di mia cugina, che erano anche i miei nonni, e di tutti i personaggi della nostra famiglia romagnola. E naturalmente mi sento coinvolta!
Ah, e poi vedete questa foto? Quella a sinistra è la nonna Pasquina da bambina, con la madre, la mia bisnonna!!

 

 

 

 

 

più info sul libro e sullo zio …
http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/l_autobiografia_di_elio_pagliarani070411.html